
Gli avvocati Roberto Nannelli e Gian Paolo Stefanelli, il sindaco Brenda Barnini e il rappresentante degli industriali Michele Pezza
Empoli, 23 ottobre 2018 - Un tribunale per Empoli e San Miniato, che sgravi quello di Firenze e serva un territorio di quasi 250mila abitanti. Lo chiede a gran voce la neonata associazione per l’istituzione del tribunale ordinario di Empoli e per la stabilizzazione degli uffici del giudice di pace, formata da avvocati, professionisti e associazioni di categoria. Creata ufficialmente lo scorso primo agosto, ha come obiettivo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del provvedimento e di far leva, se possibile, sul ministero presieduto dal grillino Bonafede, l’unico che può promuovere una riforma sulla geografia della giustizia in Italia, dove al momento si contano 26 distretti, 136 tribunali ordinari (di cui 27 in città non capoluogo di provincia) e 395 giudici di pace. «LO STUDIO che abbiamo fatto – spiega l’avvocato Roberto Nannelli, responsabile scientifico della neonata associazione – è partito dai circondari che fanno capo ai singoli tribunali ordinari. In Toscana ne abbiamo 9. Abbiamo ricostruito l’elenco dei comuni con la popolazione residente e l’estensione, considerando anche quanti uffici del giudice di pace ci sono al loro interno. Sulla base dei calcoli che abbiamo fatto ci siamo resi conto che il territorio di Empoli e San Miniato avrebbe tutte le carte in regola per ospitare un tribunale».
Il circondario Empolese Valdelsa fa capo a Firenze, dove il palazzo di giustizia con sede a Novoli serve un’area di quasi 3500 chilometri quadrati con circa un milione di abitanti al suo interno. Il distretto racchiuso dalla corte di appello del capoluogo toscano è settima in Italia per dimensioni mentre, se consideriamo i 136 tribunali ordinari, Firenze si colloca in decima posizione. «La nostra associazione non fa politica. Raccogliamo dati da sottoporre agli amministratori. La riforma Monti – dice ancora Nannelli – ha penalizzato il territorio, ma non commettiamo l’errore di vederla solo dal punto di vista politico. Lui ha fatto quello che tutti i partiti volevano che facesse, ma che ogni volta veniva impedito da qualcuno. Ora dobbiamo pensare ai prossimi 30 anni e seguire gli esempi virtuosi. Napoli, Roma, Milano e Torino hanno due o anche tre tribunali nelle vicinanze per sgravare il lavoro di quelli principali. Ne avrebbe bisogno anche Firenze».
Il problema, manco a dirlo, potrebbe essere rappresentato dai costi. E se da un lato è vero che sul fronte del personale si potrebbe provvedere, come avvenuto altrove, a una rimodulazione delle figure professionali pescando tra gli esuberi, diversa è la questione della manutenzione, che sarebbe a carico del ministero. Il luogo fisico, invece, sarebbe individuato dai sindaci, ma in questo senso Empoli sarebbe ben contenta di trovare una sede adeguata. L’altra questione riguarda poi gli uffici del giudice di pace di Empoli e San Miniato: «Su questo territorio – chiude Nannelli – sono pagati dai Comuni. Vorremmo che tornassero a carico dello Stato».