Treni nel caos, pendolari esausti: "Aiutateci"

Ancora ritardi e disagi lungo la tratta Empoli-Siena. Un guasto ad un locomotore provoca la cancellazione di numerose corse

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E’ bastato l’ennesimo guasto ad uno dei tanti mezzi in viaggio lungo la tratta Empoli-Siena per scatenare nuovamente l’ira dei pendolari. E’ successo intorno alle 7 di ieri mattina, orario critico per chi si reca a scuola o al lavoro. Un problema al regionale 18200 ha portato alla cancellazione di numerose corse da e verso la città del Palio, con conseguenti ritardi e disagi per tutti quei pendolari in attesa dei mezzi. Ed è soltanto l’ultimo di una serie di episodi che vanno ripetendosi da mesi, e che tra giugno e luglio hanno portato la linea a risultare la peggiore di tutta la Toscana. Un triste primato che, se non altro, dà diritto agli abbonati di ottenere un rimborso, ma basta dare un’occhiata a uno dei tanti gruppi social dedicati all’argomento per rendersi conto che riavere i soldi indietro non è che una magra consolazione. Ieri, nello specifico, i disagi sono durati circa un’ora, ma chi si trovava lungo la tratta in quel momento – e non erano certo in pochi – ha dovuto fare i conti con cancellazioni e autobus sostitutivi, diventati ormai una costante nel tragitto quotidiano verso il luogo di lavoro.

"Ormai quasi quotidianamente dobbiamo subire dei disagi – spiega Emanuele, pendolare che vive a Castelfiorentino –. Andiamo dal semplice ritardo di cinque o dieci minuti, sia in andata che in ritorno, a cancellazioni e accorpamenti di più treni, che si trasformano in carri bestiame. Io e le migliaia di persone che quotidianamente usufruiscono di questo servizio siamo esausti e furiosamente arrabbiati". I pendolari invocano miglioramenti ai treni e alle infrastrutture, ma per l’arrivo dei nuovi mezzi occorrerà aspettare almeno l’inizio del nuovo anno, mentre il raddoppio ferroviario tra Empoli e Granaiolo è ancora in fase progettuale. "Le istituzioni e Trenitalia – prosegue il pendolare – hanno dormito per almeno vent’anni, se non di più, tirando all’estremo materiale rotabile e linea ferroviaria obsoleti e assolutamente inadeguati per le attuali esigenze. Siamo esasperati come lo sono altre migliaia di toscani che usano altre linee disastrose sparse per la regione. Il treno, se funzionasse bene, sarebbe un’ottima soluzione di mobilità comoda ed ecologica, aiuterebbe a snellire un’altra situazione disastrosa in regione, le strade, troppo spesso congestionate e malridotte. Basti pensare che anche i cittadini che usano la FiPiLi non sono messi meglio di noi".

Tommaso Carmignani