Quattro campioni per oltre 500 bambini: Panatta, Lucchetta, Graziani e Castrogiovanni

Empoli, "Un campione per amico" tra sport e musica

L'evento in piazza a Empoli (foto Tommaso Gasperini/Germogli)

L'evento in piazza a Empoli (foto Tommaso Gasperini/Germogli)

Empoli, 19 maggio 2022 - "Cosa c'è di più bello che far trascorrere ai bambini una giornata di sole e di sport? Io sono qui per questo, perchè sono cose importanti". Parola di Adriano Panatta, tennista dal tocco potente e magico, che  al Roland Garros  fu l'unico giocatore al mondo in grado di sconfiggere il sei volte campione del torneo Björn Borg in quell'anno d'oro, il 1976, in cui porto l'Italia anche sul podio della Coppa Davis. Tutti in fila per tre colpi con Panatta che, di volta in volta, corregge anche l'impugnatura, fondamentale per imparare ad assestare il colpo. Sono più di cinquecento i bambini accorsi in piazza Gramsci per partecipare all'evento "Banca Generali Un Campione per Amico", la più longeva manifestazione italiana a carattere sportivo-educativo promossa da quattro miti dello sport italiano come Adriano Panatta, Andrea Lucchetta, Ciccio Graziani e Martín Leandro Castrogiovanni, in collaborazione, per l’undicesimo anno consecutivo, con Banca Generali.

Quattro campioni presi letteralmente d'assalto da questo fiume sorridente di gioventù.  Una festa in piena regola, baciata dal sole, allietata dalla musica in uno spiccio di città, piazza Gramsci di Empoli,  diventata per una mattinata iuna palestra a cielo aperto, dove i quattro importanti testimonial insegnano ai bambini delle scuole primarie e secondarie di primo grado, non solo alcuni segreti per diventare dei veri campioni, ma soprattutto cosa vuol dire vivere lo sport attraverso l’integrazione, il rispetto delle diversità, la determinazione e la passione nell’inseguire i propri sogni. Tutto questo è scolpito in quattro carriere importanti, costruite con fatica, sacrifici, determinazione da vendere. E talento. Ma questa è un'altra storia. "Lo sport aiuta a crescere tra sensazioni uniche, poi se c'è talento si vedrà", chiosa Panatta che riprende la racchetta, dispensa autografi e carezze ai piccoli. E continua ad insistere su dritto e rovescio.