Le infermiere spiate: "Chi ci ha visto nude potrebbe aver diffuso i video"

Sul caso della telecamera nascosta nello spogliatoio delle infermiere anche l’Asl Toscana Centro ha avviato un’indagine interna

Indagano i carabinieri

Indagano i carabinieri

Empoli, 30 maggio 2022 - Non si parla d’altro in questi giorni in città. Il caso delle operatrici sanitarie spiate con una telecamera nascosta negli spogliatoi dell’ospedale San Giuseppe mentre si facevano la doccia, ha ormai superato i confini locali. Dopo lo sdegno e la preoccupazione dei sindacati, l’annuncio del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli, di portare la vicenda in aula e di mettere "gratuitamente un avvocato a disposizione delle lavoratrici", arriva anche l’intervento del sindaco di Empoli, Brenda Barnini.

«Ho mandato un messaggio alla direttrice dell’ospedale Silvia Guarducci e alla responsabile dell’area infermieristica e ostetricia Loriana Meini – fa sapere il sindaco attraverso la sua pagina facebook - per far arrivare la massima solidarietà alle dipendenti spiate. Questo gesto è da considerarsi a tutti gli effetti come violenza e oltre a essere sconvolta come donna che qualcuno possa aver agito in questo modo, sono anche indignata come sindaca che questo avvenga nella nostra città. I carabinieri – continua - devono assolutamente individuare i responsabili e poi la giustizia dovrà fare questa volta il suo dovere con una pena che sia esemplare. Non ci sono attenuanti e noi donne non tolleriamo più di essere sempre considerate oggetto di possesso. Un abbraccio grande – conclude Barnini - alle infermiere e ostetriche del San Giuseppe, donne di grandissima qualità, lavoratrici infaticabili e capaci di prendersi cura nel migliore dei modi delle persone".

La prima a notare lo ‘spioncino’ sospetto è stata un’operatrice sociosanitaria mentre si faceva la doccia. Dopo aver notato quel piccolo puntino nero sotto al miscelatore ha chiamato le colleghe. Una di loro, con una pinza, è riuscita a estrarre dal muro il congegno collegato, attraverso un filo, a un monitor che si trovava dall’altra parte della parete, negli spogliatoi riservati agli addetti alla manutenzione. Subito dopo il ritrovamento del dispositivo, con il quale venivano spiate infermiere, dottoresse ed oss nel momento del cambio, sono stati informati la direzione sanitaria e i carabinieri, che hanno raccolto le denunce delle vittime e avviato le indagini. La scoperta ha sortito sorpresa, sdegno e riprovazione da parte delle operatrici sanitarie, che adesso hanno paura che i loro corpi nudi possano essere stati ripresi da chi stava dall’altra parte.

«Chi ci ha viste nude – si chiedono - si sarà limitato a guardare le immagini attraverso il monitor o avrà fatto anche delle riprese con un telefonino che ha poi conservato, o peggio ancora, diffuso e fatto circolare in rete?". Anche l’Asl Toscana Centro ha avviato un’indagine interna per far luce sull’accaduto.