Il Movimento Shalom in Armenia. "Portare avanti il riconoscimento del genocidio"

In partenza una delegazione di quaranta persone, guidata da don Andrea Cristiani

Don Cristiani, fondatore del Movimento, con il sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli

Don Cristiani, fondatore del Movimento, con il sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli

Fucecchio, 12 novembre 2019 - Un viaggio per farsi portatori di pace in Armenia. E' questo il senso del pellegrinaggio che sarà intrapreso da una comitiva di quaranta persone, guidata dal Movimento Shalom, pronta a partire domani. mercoledì 13 novembre per poi tornare il 21 dello stesso mese.

La delegazione sarà guidata da don Andrea Cristiani, fondatore del Movimento Shalom e proposto della Collegiata di Fucecchio. Insieme a lui, partiranno don Donato Agostinelli, parroco di Cerreto Guidi anche lui in Shalom, Vieri Martini, presidente del Movimento, e il cappellano del carcere di Volterra, don Paolo Ferrini.

L'obiettivo è quello di «rendere omaggio a una delle chiese più antiche di tutta la cristianità, culla della nostra fede – sottolinea don Andrea – Shalom è particolarmente vicino alla chiesa armena perché è una comunità martire e si reca in quella terra per per portare avanti la causa del riconoscimento del genocidio del popolo armeno avvenuto all’inizio del secolo scorso e non ancora dichiarato tale, tacendo lo sterminio di un milione e mezzo di esseri umani».

I pellegrini di pace, nel corso della loro permanenza in Armenia, avranno anche l’onore di essere ricevuti dall’ordinario ameno delle chiese orientali, l’arcivescovo Raphael Francois Minassian