REDAZIONE EMPOLI

“Dopo anni la giustizia è insensibile alla tua vita”. Caso Scimmi, lo sfogo della sorella. Chiesta l’archiviazione

La famiglia si batte da anni per dimostrare che la ragazza è stata uccisa. Ma per la procura di Firenze non ci sono le prove

Sara Scimmi, morta il 9 settembre di sei anni fa

Castelfiorentino, 8 settembre 2023 – “Settembre è il mese peggiore, perché sancisce un altro anno senza di te”. Comincia così il lungo post con cui Giulia Scimmi si scaglia contro la giustizia e contro quelli che sarebbero i responsabili della morte della sorella Sara, avvenuta proprio il 9 settembre di sei anni fa. Lo sfogo arriva a margine della richiesta di archiviazione avanzata dalla pm Ester Nocera nei confronti del gip. La procura di Firenze aveva infatti aperto un fascicolo per omicidio volontario, ma le prove che secondo la famiglia dimostrerebbero il coinvolgimento di altre persone non sono evidentemente sufficienti per chiedere un processo.

"Un altra notte passata a pensare a come quei ragazzi abbiano potuto attirarti e poi lasciarti morire sulla statale . Dopo anni – scrive la sorella – la giustizia si dimostra sempre più insensibile alla tua vita Sara Scimmi. Continua a deluderci e a far finta di non capire come sia andata”. La sorella parla di una serie di prove che la famiglia avrebbe raccolto grazie all’ausilio di un pool esterno di investigatori e avvocati. Prove che la procura ritiene evidentemente infondate. “Quel ragazzo che ti chiede se avessi ancora il ciclo, chi quella notte non ti cercherà nonostante ti scrivesse tutti i giorni fino a notte fonda, quel Dna sotto le unghie, quella zip abbassata, i tuoi oggetti mancanti e la posizione la scarpa completamente slacciata”

Giulia Scimmi se la prende anche con due presunte testimoni che avrebbero taciuto quanto visto. “Potevate essere lei”, attacca la ragazza. E ancora: “Aumentano gli anni e diminuiscono quelli vissuti rispetto a quelli in cui non ci sei. La vita è un casino senza te, mi manchi come l’aria. Avrei preferito vivere senza tutta questa ingiustizia. Sei sempre con me, ma sempre un po’ più lontana ed è così ingiusto”. Infine, l’attacco: “Vedo quei ragazzi e penso a quanto siano inutili, mentre tu non ci sei più”

Secondo la versione dei parenti di Sara Scimmi, la ragazza sarebbe stata abbandonata lungo la 429 e solranto dopo sarebbe stata travolta dal tir guidato da Mirko Morelli, assolto in primo grado per il reato di omicidio stradale aggravato dalla fuga ma per il quale è in attesa la discussione per l'appello. La famiglia si è affidata ad un pool di avvocati che avrebbe raccolto delle prove a sostegno della tesi dell’omicidio, come delle immagini della telecamera di un benzinaio che riprenderebbero l’auto con la quale è stata abbandonata lungo la strada. A questo punto toccherà al giudice stabilire se accogliere la richiesta della procura oppure chiedere ulteriori indagini.