
Raccolta rifiuti
Empoli, 26 maggio 2017 - Sono colpi di maglio quelli che Fabrica Comune, Ora si cambia e Linea Civica sferrano all’operazione di unificazione delle aziende che gestiscono il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti con la creazione di Alia, la maxi società che mette insieme le imprese pubbliche di settore dell’area compresa tra Firenze, Prato e Pistoia. Il problema sorge soprattutto per la ‘nostra’ Publiambiente, come già detto ma adesso ci sono fior di numeri in appoggio, dalla valutazione delle imprese, con una penalizzazione, secondo i gruppi consiliari di minoranza empolesi, per la realtà dell’azienda di via Garigliano. La valutazione di Publiambiente all’11% della nuova Alia Spa costituisce «una svendita. Adesso ci sono anche i numeri del consuntivo 2016 a dimostrarlo. Publiambiente porta un utile di esercizio di 3,8 milioni, contro i 4,5 di Quadrifoglio (Firenze) e i poco più di centomila euro di Asm (Prato), con un valore di produzione che, con i suoi 74 milioni, è più della metà di quello di Quadrifoglio e ben superiore a quello di Asm. Ma Publiambiente pesa l’11%, meno di Asm che conta per il 16%, mentre Quadrifoglio la fa da padrone con oltre il 70%».
I tre gruppi parlano poi del tema degli utili aziendali ponendo alcune questioni che hanno, almeno, bisogno di una risposta. «Degli 8 milioni complessivi di utili generati, nel patrimonio attualmente posseduto dai comuni ex Publiambiente (zone Empolese Valdelsa e Pistoiese) confluiranno solo 880 mila euro. I 3 milioni eccedenti derivati dall’utile di Publiambiente, invece, vengono regalati a Firenze. Tra l’altro con delle stranezze che vorremmo ci fossero spiegate. Come mai in sede di valutazione delle aziende per definire la fusione, gli utili che Publiambiente denuncia per il primo semestre 2016 sono solo 780.000 euro? Cosa è successo nel secondo semestre di cosi eclatante da far salire quella cifra a quasi 4 milioni? Come mai quella stima così diversa dal risultato finale proprio mentre si stava valutando il valore dell’azienda?». Il peso sarebbe invece molto superiore a quello attribuito. «Quando chiedevamo di considerare anche la capacità produttiva, oltre al patrimonio, avevamo evidentemente ragione. Gli utili prodotti confermano la solidità di quel valore».
Publiambiente, secondo le valutazioni delle minoranze, come capacità di produrre reddito vale la metà di Quadrifoglio, senza dimenticare che non è messa in conto l’esperienza del porta a porta che significa numeri di raccolta differenziata, da noi spesso sul 90%, che la proietta ai massimi livelli regionali. «Forse si è pensato che si potevano scambiare posti direzionali col valore reale del patrimonio che andavamo a conferire. Doppio errore, perché la dirigenza dell’azienda dovrebbe essere scelta per competenza e non per appartenenza territoriale, se vogliamo che la nuova società funzioni». Il pericolo che si corre è quello di un impoverimento oggettivo dei territori che possiedono i beni conferiti nell’unificazione. «Se il risultato è questo, chi ha agito così, compresa la sindaca di Empoli, dovrà prima o poi render conto ai cittadini».