
La premiazione sul palco
Empoli, 27 giugno 2016 - "Il Premio Ernesto Calindri mette al centro la professione, quella vera, fatta di impegno e studio. E la sala piena di persone, l’altra sera, ci ha ricordato il valore della cultura e del teatro per la vita di un’intera comunità". Il sindaco di Certaldo, Alessio Cucini, ha commentato così l’ottima riuscita della consegna del riconoscimento, alla 17esima edizione. Una cerimonia tra passato e presente, andata in scena venerdì al cinema teatro Multisala Boccaccio. Sul palco, dove a far da padroni di casa c’erano i figli di Ernesto, Gilberto e Marco Calindri, hanno sfilato Leo Gullotta e, per la categoria ‘Attore emergente’, la giovane figlia d’arte Carlotta Proietti. Tra spezzoni di interviste e spettacoli del grande Ernesto da commentare e far rivivere, ha preso la parola pure il sindaco Giacomo Cucini, insieme all’assessore alla cultura Francesca Pinochi.
"Siamo lieti di aver accolto un attore di grande esperienza e di riconosciuto valore artistico come Leo Gullotta in una serata davvero emozionante – ha commentato Cucini – Oltre a onorare la memoria di un grande e instancabile artista di teatro, abbiamo potuto conoscere un altro grande nome dei giorni nostri». Alias Leo Gullotta che «si è rivelato persona di grande spessore umano – ha sottolineato il sindaco – Abbiamo condiviso riflessioni su valori della professione artistica e della vita cui è collegata. Nelle sue parole c’è stato spazio per diritti, migranti, dignità e rispetto delle vite e delle persone». Impossibile poi non spendere parole e metitati elogi per «la figlia d’arte, Carlotta Proietti. In lei, giovane e poliedrica attrice dalla voce meravigliosa, sono racchiuse doti e talento". E concludendo largo ai ringraziamenti, immancabili di fronte a un progetto come il Premio Calindri, tra i fiori all’occhiello degli eventi estivi certaldesi. «Ringrazio i fratelli Calindri che hanno condotto la serata in maniera egregia, facendoci ricordare la figura di un padre capace di recitare qualsiasi cosa – ha concluso Cucini – E’ merito loro e di chi sostiene il premio se possiamo rinnovare ogni anno questo appuntamento».