Premio Boccaccio, quando le parole sono luce

Cerimonia tra applausi, note d’autore e letture del Decameron. Giani consegna il Pegaso al sindaco Cucini e alla presidente Dei

Un momento della consegna del Pegaso d’Oro da parte del presidente Giani

Un momento della consegna del Pegaso d’Oro da parte del presidente Giani

Certaldo (Firenze), 12 settembre 2021 - Su il sipario, luci accese. Nella sala del Cinema di via di Castello va in scena la cerimonia conclusiva della 40esima edizione del premio letterario Boccaccio. L’edizione 2021 porta subito una sorpresa, che arriva dopo la performance teatrale affidata all’attrice Lucia Poli con la lettura della novella X della III giornata del Decameron. Sul palco, ancora prima della giuria e dei premiati, sale il presidente della Regione, Eugenio Giani con un compito speciale: consegnare il Pegaso per la cultura al sindaco Giacomo Cucini e a Simona Dei, presidente dell’Associazione Letteraria Giovanni Boccaccio.

"Un omaggio della Regione al lavoro svolto – ha dichiarato Giani – il Boccaccio esalta la Toscana, è un appuntamento fondamentale per la Regione. Abbiamo in questa iniziativa il profilo di un territorio che sulla cultura punta molto, da sempre. E all’insegna della cultura vogliamo veder ripartire la comunità, dal senso di attrattività dei nostri paesi: in questo, Certaldo svolge un ruolo da protagonista. Grazie a Simona Dei – prosegue Giani – che è riuscita a mantenere alto il senso di originalità della manifestazione, un’iniziativa che correva il rischio di affievolirsi dati i 40 anni di storia, e che invece si è confermata viva più che mai".

Una grande soddisfazione per il sindaco certaldese: "Il nostro è sempre stato un premio importante ma quest’anno di più. La pressione psicologica ed emotiva è stata forte. Il riconoscimento ci onora. E’ un Premio di tutti, dello staff, dei volontari, un premio attraverso il quale non si può non ricordare Sergio Zavoli, un maestro, storico presidente di giuria scomparso lo scorso anno". Ed è proprio Walter Veltroni, chiamato a presiedere la giuria di questa edizione, a condividere un ricordo dell’amico.

"Non ho potuto dire di no per Sergio – racconta Veltroni – lo conosco da sempre, siamo rimasti legati fino alla fine dei suoi giorni". Primo ad esser premiato, lo scrittore Claudio Piersanti, che si è detto "orgoglioso di partecipare ad una serata che festeggia l’arte del racconto, quasi scomparsa in Italia. Se dovessi definire il mio lavoro? Un’attesa - afferma Piersanti - Attendo i miei personaggi, che nascono dentro di me, li accolgo coi loro piccolissimi particolari, poi diventano creature reali. Mi capita addirittura di sognarli".

Il premio per il giornalismo è stato consegnato ad Alessandra Sardoni: le motivazioni sono state illustrate da alla direttrice de La Nazione, Agnese Pini, in collegamento video. "Sardoni è una giornalista che stimo e che ammiro. Con la sua professionalità, il rigore e l’impegno è l’esempio più alto di cosa significhi essere oggi un buon giornalista. Ovvero essere a servizio dei lettori e del pubblico, cosa affatto scontata. Lei ha messo sempre al centro la notizia, diventando anno dopo anno modello di eccellenza nel mondo dell’informazione italiana". Infine, il riconoscimento a Francesca Mannocchi per la sezione Etica della Comunicazione "sezione fortemente voluta da Zavoli - ha spiegato la Dei - per l’importanza di premiare qualcuno che nel comunicare è attento al senso etico e civile".

Ylenia Cecchetti