"Abbiamo sempre seguito con grande attenzione l’iter del Piano rifiuti, un fondamentale provvedimento per il futuro dell’intero territorio regionale e dei suoi cittadini e delle imprese, in tutte le sue fasi. Temiamo che questo stop coincida con l’imminenza delle elezioni europee e amministrative, e quindi con la necessità di non dire ai toscani dove verranno collocati gli impianti e cosa accadrà complessivamente per i rifiuti nella nostra Regione". A prendere posizione in modo deciso riguardo al tema dei rifiuti è il consigliere regionale di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Commissione Ambiente Alessandro Capecchi. In una nota, il consigliere Capecchi espone anche altri motivi della sua preoccupazione e non risparmia critiche all’assessore regionale con delega, appunto, all’ambiente, Monia Monni. "Una seconda spiegazione – scrive ancora Capecchi – potrebbe essere che stanno emergendo tutte quelle contraddizioni e quei conflitti che noi stiamo evidenziando da anni, ormai. In ogni caso, quello che non possiamo accettare è il fatto che, quando proponemmo di prorogare il termine per le osservazioni a causa dell’alluvione, l’assessore Monia Monni ci rispose sdegnosamente che non poteva accordare una dilazione temporale, perché voleva chiudere con le controdeduzioni a inizio anno".
Quindi il consigliere Capecchi rincara la dose e aggiunge: "Ora la Monni dovrebbe spiegare a noi e, soprattutto, ai cittadini, perché questa fretta è venuta meno. Resta tutta la nostra perplessità per un piano dei rifiuti che è stato costruito male, sta seguendo un iter ondivago e condizionato da troppi elementi poco chiari".
Il vicepresidente della Commissione regionale per l’ambiente sostanzia i motivi delle sue perplessità concludendo che: "Alcuni impianti vengono inaugurati ed altri incontrano le reazioni sdegnate di cittadini e comitati come il gassificatore di
Empoli o il nuovo impianto di Capannori, senza che si possa comprendere quali siano gli equilibri territoriali e prima che sia dimostrato il rispetto dei principi di prossimità e autosufficienza".