Mostra documenti falsi dopo un tamponamento

Un banale incidente fa finire in manette un trentenne

Un posto di controllo dei carabinieri

Un posto di controllo dei carabinieri

Empoli, 3 marzo 2018 - Un piccolo incidente stradale e soprattutto il fiuto dei carabinieri della Compagnia di Empoli lo hanno incastrato. Hanno riconosciuto l’auto, fermata nei giorni precedenti, e ne hanno quindi smascherato il conducente, in possesso di documenti falsi. L’uomo, un 34enne, a suo dire di origini bulgare, è stato arrestato per possesso di documenti falsificati. E’ successo la notte scorsa, quella tra giovedì e ieri, poco lontano dal centro di Empoli. I militari sono stati chiamati a intervenire in via Sanzio per fare i rilievi: poco prima si era verificato un banale tamponamento stradale. Come da prassi, per procedere ai rilievi, la pattuglia ha chiesto i documenti dei mezzi e dei relativi conducenti. Uno degli operanti, a quel punto, si è ricordato che uno dei veicoli era stato controllato proprio da lui qualche tempo prima: a bordo, quella volta, viaggiavano due cittadini georgiani.

Un particolare che ha insospettito il militare, poco convinto dell’identità del 34enne. E’ bastato un controllo approfondito per avere la conferma della sua intuizione. I documenti mostrati da quel giovane uomo erano contraffatti: mancavano alcuni elementi di sicurezza caratteristici. Sia sulla patente di guida che sulla carta di identità era riportato lo stesso nominativo, quello di un 34enne bulgaro, quindi libero di muoversi nell’Unione Europea grazie a quei documenti. L’uomo è stato portato in caserma, in via Tripoli e sottoposto a ulteriori accertamenti. Dal fotosegnalamento del soggetto non sono state ricavate altre informazioni utili all’identificazione visto che è risultato non essere mai stato ‘analizzato’ prima. La sua identità rimane perciò ignota. Quello che è certo è che per il processo per direttissima, l’arrestato ha richiesto un interprete di lingua russa e non bulgara. Arresto convalidato e custodia cautelare in carcere a Sollicciano. E’ quanto disposto dal giudice del tribunale a Firenze. Lì il 34enne, bulgaro stando ai suoi documenti d’identità, ha ammesso di essere di origini georgiane. Un passo avanti per risalire alla sua vera identità, ma non l’ultimo. Gli accertamenti degli uomini dell’Arma proseguono