
L'ultimo saluto a Marco Cappelli
Empoli, 11 luglio 2023 – Le bandiere delle associazioni di cui era parte attiva – Anpi, Arci, Cgil, fra tutte – e lo striscione del’azienda empolese – Sammontana – per la quale lavorava con dedizione. Il caldo di questi pomeriggi di luglio non ha impedito ai tanti amici e compagni di salutare per l’ultima volta l’ "Omino coi baffi". Questo il simpatico soprannome con il quale era conosciuto Marco Cappelli, empolese doc, scomparso a soli 48 anni per un malore improvviso. Ieri un’intera comunità gli ha tributato il saluto che si riserva ai veri partigiani. All’uscita del feretro dalla chiesa di Ponte a Elsa, i fazzoletti dell’Anpi hanno sventolato per lui. Sui volti rigati dalle lacrime per una morte così prematura è fiorito anche qualche sorriso ricordando le sue risate fragorose, i numerosi aneddoti. Marco Cappelli aveva tanti interessi e passioni: la fotografia, prima di tutto. La macchina fotografica era sempre al collo: guardava il mondo con gli occhi di "un uomo buono, generoso di cuore, sincero", così lo ricordano tutti. a al concerto di un gruppo che amava, i Sick Tamburo. La moto, altra compagna di vita. E poi la militanza, l’impegno nella comunità. Colonna del circolo Arci di Brusciana e nella sezione empolese dell’Anpi, dove entrò nel 2006, appena i partigiani aprirono la possibilità di iscriversi anche a chi non aveva fatto direttamente la Liberazione. Per i suoi compagni Marco era una persona sincera, senza peli sulla lingua. Uno "vero", che ha lasciato un segno indelebile in tantissime persone.
Molti ricordano le battaglie, l’impegno portato avanti anche in politica, in Rifondazione comunista prima e in seguito nei Comunisti italiani, per i quali è stato anche consigliere comunale a Empoli all’inizio del Duemila. "Una persona piena di valori che oggi si sono persi, mentre noi li portiamo avanti con orgoglio", hanno aggiunto i compagni dell’"Omino coi baffi" che, andandosene così presto, ha lascito un vuoto incolmabile nei cuori di un’intera comunità.