La lotta al bullismo di Andrea. Dall’autobiografia alla legge. Scrittore ospite della Camera

"Una vittoria dopo tanto dolore". Giorni decisivi per la proposta in Senato

La lotta al bullismo di Andrea. Dall’autobiografia alla legge. Scrittore ospite della Camera

La lotta al bullismo di Andrea. Dall’autobiografia alla legge. Scrittore ospite della Camera

La sua è una battaglia che va avanti da anni. Anni di sofferenza gettati nero su bianco. Anni che oggi, grazie a un passo in più compiuto dalle istituzioni, possono essere almeno moralmente riscattati, risarciti. C’era anche Andrea Vitello (nella foto) a Roma, alla conferenza stampa indetta da Devis Dori, deputato Alleanza Verdi Sinistra, alla Camera. La notizia è che "approda finalmente in aula al Senato la proposta di legge su bullismo e cyberbullismo, questa settimana all’esame dell’aula di Palazzo Madama". Quando Vitello ha scritto “Il bullismo nella società“ aveva le idee chiare e ora è tanta la soddisfazione. "Presentare il libro alla Camera è stata una vittoria dopo tutto quello che ho sofferto – ha detto ieri Vitello –. Speriamo che passi la legge, serve una rivoluzione culturale. Il libro è un piccolo passo, la legge farà il resto".

Trentadue anni e un passato segnato dal bullismo vissuto soprattuto al liceo, Andrea Vitello aveva come obiettivo quello di combattere la violenza, anche verbale, attraverso l’insegnamento della storia e dei diritti umani. È questa la tesi al centro del libro “Il bullismo nella società. Storie di razzismo, omofobia, abilismo,sessismo, mobbing, bullismo giovanile e adulto“. Il volume affronta il tema del bullismo giovanile e adulto e di tutte le sue varie forme compresa il Mobbing (bullying at work), una forma sanzionata solo in pochi Paesi. Vitello, oltre a dare una analisi del fenomeno, racconta storie sparse in tutto il mondo, compresa la sua, e fornisce un metodo innovativo per prevenire e contrastare il bullismo: l’insegnamento della didattica della Shoah e dei Diritti Umani. In appendice, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani commentata da Riccardo Noury portavoce Amnesty International Italia. La proposta del ddl è frutto di un lungo lavoro avviato nel 2018, approvata alla Camera nel gennaio 2020 ma poi arenatasi in Senato fino alla fine della scorsa legislatura.

"Prevediamo – spiega Dori – strumenti di prevenzione, che puntano sull’importanza dell’aspetto educativo, ma anche l’aspetto di contrasto basato sulle misure amministrative del Tribunale dei minori nei casi più gravi, poi c’è l’importanza di far emergere attraverso il coinvolgimento delle famiglie e della scuola questi episodi gravi. La legge prevede anche un monitoraggio da parte dell’Istat, con una ‘fotografià ogni due anni da parte dell’istituto, in modo da seguire l’evoluzione del fenomeno". Non basterà una legge, ma un seme è stato gettato. È bello sapere che il merito è anche di un giovane empolese che ci ha messo la faccia e il coraggio.

Y.C.