REDAZIONE EMPOLI

La disputa sulla Gran Selezione Tra Chianti Classico ed ex Putto

I consorzi combattono sulle percentuali di vino con una certa composizione per il primato sul mercato

La modifica al disciplinare, approvata dall’assemblea dei soci del vicinissimo Chianti Classico, attinente la Gran Selezione, sembra avere come corollario un messaggio al Chianti Ex Putto che a sua volta avrebbe deciso di produrre e mettere sul mercato la sua, di Gran Selezione. Le due denominazioni, com’è noto, sono molto diverse. E il Classico ha sempre rivendicato a sé, alla stessa stregua di un brevetto, la Gran Selezione del vino, facendo ventilare anche l’ipotesi di volersi tutelare tramite vie legali. Su quest’altro lato proprio la zona di Montespertoli ha da tempo incoraggiato la Gran Selezione ‘versione’ Chianti (non Classico). La modifica riguarda l’uvaggio del Gran Selezione. Con il nuovo disciplinare, per questa tipologia cresce la percentuale minima di Sangiovese (minimo 90%) e scompaiono, in caso di blend con altri vitigni, quelli internazionali, cioè saranno ammessi solo gli autoctoni a bacca rossa fino ad un massimo del 10%. "Fondamentale è il legame con il territorio per questa tipologia, l’unica ad essere prodotta con uve esclusivamente di competenza aziendale", dicono al Chianti Classico.

A.C.