Impianto biodigestore. L’avvio è imminente. E si amplia il centro per la differenziata

Il punto di conferimento trasloca ai lati dell’area in via di Botinaccio. La giunta ha approvato il progetto per il polo di Casa Sartori. "È necessario anche per gli obiettivi di qualità del servizio". .

Impianto biodigestore. L’avvio è imminente. E si amplia il centro per la differenziata

Impianto biodigestore. L’avvio è imminente. E si amplia il centro per la differenziata

Un nuovo centro di raccolta differenziata dei rifiuti sta per nascere su via di Botinaccio, all’altezza di Casa Sartori. Sede un tempo della discarica, oggi del biodigestore. Proprio quest’ultimo ’costringe’ il punto di conferimento della differenziata a traslocare ai lati dell’area, appunto lungo la via, dove verrà ricostruito e anche ampliato. Proprio per incrementare la quota dei rifiuti riutilizzabili e ridurre quella indifferenziata. In tal senso, la giunta Mugnaini ha accolto la proposta del responsabile del Servizio Assetto del territorio ed ha approvato il relativo progetto. Il tutto, in accordo ovviamente con Alia Spa.

Oggi - si spiega dal Comune - il polo impiantistico di Casa Sartori si configura come un’area altamente specializzata nella gestione dei rifiuti a livello di ambito territoriale. Negli ultimi anni è stato oggetto di investimenti importanti, come l’avvio del progetto del biodigestore. Adesso occorre rinnovare il centro di differenziata, "necessario anche per raggiungere gli obiettivi di qualità del servizio di raccolta domiciliare presente nel territorio", cioè il porta a porta. Però - come osservava ieri il sindaco, Alessio Mugnaini - l’odierno punto di conferimento della differenziata è ormai nell’area del biodigestore, e lì non ci può più stare. Per la comodità dei cittadini che devono portarci ingombranti o residui di vernici, ad esempio, è meglio a questo punto "realizzare il centro lungo via di Botinaccio, rendendolo anche più ampio".

La frazione organica trova dunque nel biodigestore l’approdo finale; molti rifiuti sono differenziati nella raccolta domiciliare; nel nuovo centro continueranno ad andare appunto tutti gli altri rifiuti - tipo ingombranti e ferrosi - esclusi dalle precedenti categorie. E’ ad ogni modo importante sottolineare che il nuovo centro per la differenziata, come specificato dal sindaco, rientra comunque nel polo impiantisco di Casa Sartori, nella zona tra Montespertoli ed il Medio Valdarno. Quanto al biodigestore, l’attivazione piena è imminente. Secondo i dati di Monia Monni, nella giunta regionale toscana, sarà in grado di produrre 12 milioni di metri cubi di gas biologico derivato dal trattamento dei rifiuti organici. E’ una risposta - ha spiegato - alla necessità di economia circolare di tutta la regione perché la Toscana oggi esporta 160.000 tonnellate di rifiuto organico: "Questo è l’unico tipo di rifiuto che esportiamo fuori regione, mentre nel prossimo futuro, grazie a Casa Sartori e ad un impianto analogo nel Comune di Peccioli, diventeremo autosufficienti anche su questo fronte, e lo faremo nella maniera più sostenibile possibile: trasformando i nostri scarti verdi in compost, riutilizzabile come fertilizzante dalle aziende, e in metano, quanto mai importante in un momento di crisi energetica". Andrea Ciappi