Il caldo mette a dura prova i fragili: "Proteggere anziani e gravidanze"

Buone pratiche e comportamenti corretti possono ridurre le conseguenze (gravi) delle ondate di calore. I consigli dei medici su consumo di acqua e variazione di piani terapeutici. Attenzione alta sull’alimentazione

Il caldo mette a dura prova i fragili: "Proteggere anziani e gravidanze"

Anziani alla ricerca di un po’ di fresco (foto d’archivio). In alto, il dottor Tarquini

Empoli, 14 agosto 2024 – Le temperature schizzano alle stelle, con punte che superano i 40 gradi. Un’ondata di calore eccezionale sta attanagliando ancora il territorio. Serve attenzione. Buone pratiche e comportamenti corretti possono ridurre le conseguenze del caldo sulla salute dei giovani adulti, a maggior ragione su quella delle persone anziane. Già in condizioni normali l’anziano ha un ridotto stimolo della sete: d’estate – sottolinea Roberto Tarquini, direttore di Medicina interna 1 dell’ospedale San Giuseppe di Empoli – è necessario reintegrare i liquidi per evitare una eccessiva disidratazione, facendo assumere all’anziano una congrua dose durante la giornata (1-3 litri, a seconda dei casi, tenendo conto delle patologie presenti), consigliare dieta ricca di frutta e verdura, ad alto contenuto di acqua. Se la persona anziana va incontro a disidratazione, una delle conseguenze più nefaste è l’ipotensione, un calo importante della pressione sanguigna che può causare disturbi soprattutto in chi ha situazioni cliniche pregresse, con conseguenze spesso gravi, ad esempio le cadute, come sta a dimostrare il gran numero di anziani con fratture che affollano i pronto soccorso in questa stagione".

Per questo è importante fare sempre un’azione preventiva all’inizio della stagione calda con il proprio medico di famiglia. Una” revisione” della terapia, in particolare per gli anziani, soprattutto se affetti da più patologie, che assumono medicinali come diuretici o antipertensivi, in grado di per sé di ridurre la pressione arteriosa e il contenuto corporeo di acqua, in genere riducendone il dosaggio. "Un’altra classe di farmaci da attenzionare sempre – aggiunge Tarquini – e più ancora nel periodo estivo è quella degli antinfiammatori che in un paziente disidratato possono peggiorare ulteriormente la situazione, in particolare la funzione renale".

Il caldo è ancora più complicato da tollerare dalle donne in gravidanza che in situazioni di caldo eccessivo, possono diventare soggetti a rischio. Durante le ondate di calore è più elevato il rischio di nascite premature, in quanto il caldo può aumentare il livello di alcuni ormoni che inducono le contrazioni ed il parto. Rimane fondamentale quindi assicurare un adeguato apporto di liquidi attraverso l’assunzione di acqua, limitare il consumo di bevande gassate o zuccherate, l’assunzione di tè e caffè ed evitare bevande molto fredde.