Lunga vita al "Beat". L’evento che nell’edizione appena finita ha portato in città, secondo le stime degli organizzatori, almeno 150mila presenze spalmate negli otto giorni della manifestazione. Un successo che si aggiunge a quelli degli anni passati e che fa da ottimo auspicio per il futuro. In tanto entusiasmo, però, ci sono anche voci dissenzienti. Alcuni residenti di Serravalle, infatti, lamentano la musica ad alto volume ben oltre la mezzanotte che ha accompagnato tutte e otto le serate del Beat insieme al traffico che inevitabilmente si crea e che è decisamente più del normale. Gli stessi residenti chiedono all’amministrazione comunale di intervenire per regolamentare maggiormente in futuro lo svolgimento della rassegna. Una delle criticità principali riguarderebbe il volume della musica, che proseguirebbe ben oltre il termine dei concerti. "Io abito a Sovigliana, ma a mezzanotte sembra di avere un dj-set sotto casa. Che prosegue a volte fino alle 2 – spiega Maurizio – Non sono contrario al Beat, è giusto che ci sia qualcosa di bello per i giovani, ma penso vada regolato. Il programma non è più composto da un concerto per sera come era all’inizio: vada per il sabato, ma è inaccettabile che per tutti i giorni del festival non sia possibile dormire. Tra l’altro penso che il regolamento preveda di abbassare la musica dopo le 23. Chiediamo a chi amministra di far rispettare queste disposizioni". "Un quartiere che avevamo scelto per la vicinanza al parco si è trasformato nel più caotico di Empoli – aggiunge Alessandra - a causa delle manifestazioni che vi vengono organizzate, abbiamo difficoltà a uscire e rientrare nelle nostre case. Senza contare strade chiuse, sensi di marcia cambiati, rumori e schiamazzi fino a tarda notte e inquinamento acustico da non poter tenere le finestre aperte".
CronacaIl "Beat" chiude con il ’botto’. Ma è polemica