Dal vocal coach fino al coreografo. Tutto l’entourage arriva dal territorio

La cerchia della band: "Anche in provincia può nascere l’occasione della vita"

Si sono portati dietro una famiglia tutta empolese, fatta di giovani artisti come loro, professionisti già navigati nonostante l’età. In comune con i Bnkr44 hanno una ’prima volta’ all’Ariston. E tanta passione per l’arte. Nell’entourage degli artisti di Villanova in gara a Sanremo c’è Leonardo Mannucci: 25 anni, ex studente del Fermi-Da Vinci, empolese doc e coreografo. Ha iniziato a ballare a 8 anni entrando poi nel mondo del freestyle. "Mi occupo del movimento sul palco. Per i Bnkr44 ho coreografato Governo Punk ma anche il pezzo di Sanremo Giovani - racconta - Abbiamo lavorato duramente per questa gara".

Un lavoro complicato perché sono abituati a interagire col pubblico, ma non a curare l’estetica del movimento. "La sfida? Creare movimenti che non sembrino finti. Spostamenti e gestualità per dare sicurezza e visibilità a ognuno dei 6 ragazzi, per far emergere fisicità così diverse tra loro, ma tutte potenti". Trapela già qualche anticipazione sull’esibizione con Pino d’Angiò. "La coreografia sarà più statica, lavoreremo sullo stile. Quella di d’Angiò è una personalità imponente, coprirebbe qualsiasi performer anche stando fermo". Lo stress è alle stelle, gli impegni si affollano nel backstage dove si creano video coreografati per i social e si scalda la voce. Quello è compito di Christian Riccetti, 24 anni, giovane cantautore. In arte Iora, l’insegnante di canto (lavora alla scuola Labella di Montelupo Fiorentino) non li molla un attimo. "Sono il vocal coach, supporto tecnico e morale - dice - Mi occupo di mantenerli in salute. Le regole sono semplici, loro disciplinati: non prendere freddo, non bere, non fumare, stare attenti all’alimentazione. Li bacchetto come fa in classe un maestro con i suoi alunni". Assiduo frequentatore del bunker di Villanova e volato a Sanremo per sostenere gli amici di una vita, c’è poi Matteo Mirenda, giovane artigiano e titolare de ’La Galleria nuove forme d’arte’ di Montelupo. "Ceramica e musica, sempre di arte si parla. Il mio sogno era Sanremo, mi hanno fatto un regalo a volermi al loro fianco". Un gruppo per un messaggio, e che sia d’incoraggiamento. "Anche da un contesto provinciale può nascere l’occasione della vita. Anche dal piccolo si riescono a fare cose grandi".

Y.C.