Consultori al lavoro: "Richieste in crescita. I ragazzi soffrono ancora per il covid"

Oltre mille accessi negli ambulatori Asl dell’Empolese Valdelsa. Dalla contraccezione gratuita al supporto psicologico a 360°. La direttrice Dubini: "Tanti casi di disagio sociale e violenza".

Le richieste d’aiuto sono in crescita, anche grazie alla delibera regionale dello scorso giugno che ha esteso la fascia d’età in cui è possibile rivolgersi al Consultorio giovani, dai 13 ai 26 anni. Ai tre ambulatori di riferimento per la zona Empolese Valdelsa e Valdarno inferiore – la Casa della comunità Gino Strada a Empoli, il Santa Verdiana a Castelfiorentino e il distretto socio sanitario di Santa Croce sull’Arno – nell’ultimo anno hanno bussato in 1.267: lo sportello con più accessi, in senso assoluto, è stato il presidio santacrocese (555), a seguire la Casa della salute di Vinci (324) che a fine luglio ha traslocato nei locali di piazza XXIV Luglio a Empoli dove sono arrivati altri 242 ragazzi, in media con l’attività dell’ambulatorio di Castelfiorentino (146).

Tra le tante prestazioni garantite in modo gratuito ci sono il supporto medico, la consulenza psicologica, l’informazione e l’assistenza per quanto riguarda la contraccezione, ma anche la prima visita ostetricoginecologico e il supporto nei percorsi successivi. Nessun aspetto né sanitario né umano viene tralasciato. Negli ambulatori si trovano professionisti in grado di offrire aiuto anche nelle situazioni più delicate, compresi le dipendenze, il bullismo, la violenza e tutte le tematiche legate al genere. "Spesso i ragazzi si rivolgono a noi per un problema specifico, poi parlando emergono scenari e altre criticità da affrontare", spiega Valeria Dubini, alla guida dell’Unità funzionale complessa attività consultoriali Asl Toscana Centro, nonché direttore dell’Area assistenza sanitaria territoriale e continuità e responsabile aziendale della rete Codice rosa. Insomma, un’esistenza intera spesa nell’impegno per sostenere il prossimo.

"Nella maggior parte dei casi riceviamo soprattutto ragazze, giovani, interessate alla contraccezione gratuita – spiega la dottoressa –, ma durante il colloquio conoscitivo scopriamo talvolta anche disagi sui quali si rende necessario intervenire. Del resto, il momento storico che stiamo vivendo è molto complesso e i giovani sono i più esposti. In molti soffrono ancora per gli effetti della pandemia e del lockdown. Riscontriamo una certa difficoltà a recuperare una vita sociale, la tendenza quindi all’isolamento. In più, disfunzioni alimentari e comportamentali. Fa impressione scoprire che tra gli adolescenti la violenza di genere è tollerata come normale, il controllo nella coppia come segno di amore...". Ma l’Empolese Valdelsa non è immune anche a fenomeni terribili come l’autolesionismo e il cutting ovvero la ’moda’ di tagliarsi. "È colpa anche dei social – commenta Dubini – e servono percorsi lunghi per far capire ai ragazzi che non è giusto e sano farsi del male". Il prossimo obiettivo? Avvicinare ulteriormente i maschi ai Consultori giovanili. "Presto lanceremo delle campagne specifiche, degli open day con servizi e professionisti ad hoc per l’assistenza dei ragazzi".

elisa capobianco