Colpi di calore e malori L’ospedale si prepara È allerta massima per il boom di accessi

Nei prossimi giorni è atteso l’iperafflusso di pazienti al pronto soccorso. Lunedì si sono registrati 135 ingressi, ma solo uno legato al caldo. Tutti i consigli e le raccomandazioni dell’Asl per superare la fase critica.

Colpi di calore e malori  L’ospedale si prepara   È allerta massima  per il boom di accessi
Colpi di calore e malori L’ospedale si prepara È allerta massima per il boom di accessi

di Irene Puccioni

EMPOLESE VALDELSA

L’aumento del numero di accessi è atteso per i prossimi giorni. Al pronto soccorso del San Giuseppe di Empoli il personale è già in stato di pre allerta. Il caldo soffocante delle ultime ore si teme possa causare problematiche legate a disidratazione e colpi di calore. Le persone più fragili, anziani, bambini e chi soffre di patologie particolari, sono quelle più a rischio. Nella giornata di lunedì scorso tra i 135 accessi registrati al pronto soccorso di viale Boccaccio, un solo caso è stato correlato a problemi di disidratazione. Tuttavia, anche se la situazione, per il momento, sembra sotto controllo, il prolungarsi di questa canicola estiva potrebbe portare ad un iperafflusso proprio al pronto soccorso, al quale le persone tendono a rivolgersi in prima battuta quando avvertono un problema di salute.

Ma in che modo il caldo afoso può causare problemi alla salute? Lo spiega in una nota la Asl Toscana centro. "Il caldo causa problemi alla salute nel momento in cui altera il sistema di regolazione della temperatura corporea. Normalmente il corpo si raffredda sudando, ma in certe condizioni ambientali questo meccanismo non è sufficiente. Se, ad esempio, il tasso di umidità è molto alto, il sudore evapora lentamente e quindi il corpo non si raffredda in maniera efficiente e la temperatura corporea può aumentare fino a valori così elevati da danneggiare organi vitali". La termoregolazione gioca un ruolo fondamentale. "La capacità di termoregolazione di una persona – spiega l’azienda sanitaria – è condizionata da fattori come l’età, le condizioni di salute, l’assunzione di farmaci. I soggetti a rischio sono le persone anziane o non autosufficienti, le persone che assumono regolarmente farmaci, i neonati e i bambini piccoli, chi fa esercizio fisico o svolge un lavoro intenso all’aria aperta". Come comportarsi, dunque, in questi giorni dove la colonnina di mercurio sale vertiginosamente?

Durante i giorni in cui è previsto un rischio elevato di ondate di calore e per le successive 24 o 36 ore – prosegue la nota dell’Asl – vi consigliamo di seguire queste semplici norme di comportamento. La prima: non uscire nelle ore più calde, dalle 12 alle 18, soprattutto ad anziani, bambini molto piccoli, persone non autosufficienti o convalescenti. La seconda: in casa, proteggervi dal calore del sole con tende o persiane e mantenere il climatizzatore a 25-27 gradi. Se usate un ventilatore non indirizzatelo direttamente sul corpo. La terza: bere e mangiare molta frutta ed evitare bevande alcoliche e caffeina. In generale, consumare pasti leggeri. Infine: indossare abiti e cappelli leggeri e di colore chiaro all’aperto evitando le fibre sintetiche". Una raccomandazione in più per chi si trova ad accudire una persona malata o non autosufficiente: "Fate attenzione che non sia troppo coperta".