Carlotta Caciagli
Cronaca

Chitarre preziose come gioielli: Samuele eTommaso hanno trasformato una passione in un mestiere

Liutai creano strumenti di qualità con materiali di scarto

Samuele e Tommaso realizzano strumenti fatti mano e con materiali di scarto (Germogli)

Empoli, 19 luglio 2014 - QUANDO amore per la musica, voglia di fare e creatività si uniscono, nascono idee sorprendenti. In questo caso, chitarre fatte a mano. Samuele Calamassi, grafico, e Tommaso Bertini sono due empolesi di 36 e 24 anni che hanno trasformato la passione per la musica in qualcosa di più. Liutai autodidatti, si sono già fatti conoscere nel particolare mondo degli strumenti fatti a mano. «Ho costruito la mia prima chitarra nel 2002 — racconta Calamassi — suonavo in una cover band di Ben Harper e avevo bisogno di uno strumento che rispondesse alle mie esigenze ma che non era facile da trovare in commercio. Così ho deciso di provare a farlo da solo». Studio, ricerche e impegno lo hanno portato ad affinare abilità e competenze: «Dopo la prima creazione, ho realizzato chitarre per alcuni amici, conosciuto persone del settore e partecipato a qualche fiera».

E chitarra dopo chitarra, sono arrivati anche i primi progetti importanti. Con il gruppo Ecolevante, Calamassi ha superato i confini tradizionali e si è cimentato nella costruzione di strumenti musicali con i rifiuti, poi esposti alla mostra EcoMondo. Da vecchie sedie sono nate arpe, da asciugacapelli manici di bassi e da lattine di cola casse di risonanza. Estro e precisione hanno affascinato anche Tommaso Bertini: «Lavoravo con Samuele verniciando chitarre. Io suono e sono rimasto colpito dai suoi strumenti. Da qui il passo verso la costruzione degli strumenti è stato breve. Calamassi mi ha trasmesso la sua voglia di fare e la sua attenzione per i particolari. Ora siamo una squadra affiatata». Appena agli inizi ma pieni di idee, i due ragazzi stanno già ricevendo consensi. Ad esempio all’Acustic guitar meeting di Sarzana dove liutai di fama internazionale hanno giudicato positivamente i loro lavori. «Il mondo della liuteria richiede attenzione e precisione. Per fabbricare strumenti di valore è necessario amare la musica, avere pazienza ed essere perfezionisti — scherza Bertini — e a noi la passione certo non manca...». I due empolesi costruiscono i loro gioielli in un garage attrezzato e non si tirano indietro di fronte a nuove sfide. Oltre a realizzare chitarre acustiche, elettriche e resofoniche, i due ragazzi mettono a disposizione la loro esperienza per la manutenzione di strumenti a corda e danno ai musicisti consigli su come gestirli: Gli strumenti vanno trattati come pietre preziose — conclude Calamassi — dedicando loro tutto l’amore e il tempo che meritano». Carlotta Caciagli