
Un momento dell’inaugurazione
Montelupo Fiorentino, 31 maggio 2025 – "Un luogo che vuole essere un punto di riferimento, anche politico, per la comunità. Un luogo in cui parlare, confrontarsi e stare insieme". Parola di Luca Rovai, nuovo presidente della Casa del Popolo di Fibbiana che dallo scorso giovedì ha riaperto i battenti. E che al momento sarà aperta dal giovedì alla domenica dalle 18 alla mezzanotte, come fatto sapere dal sindaco Simone Londi presente alla re-inaugurazione. "Un punto importante per la comunità di Fibbiana – ha detto il primo cittadino – che torna a essere fruibile". Per la Casa del Popolo Erasmo Frizzi, deportato nei lager e simbolo della Memoria, di via dei Guerri si apre quindi un nuovo capitolo, dopo le passate gestioni che non si sono rivelate prive di difficoltà soprattutto durante gli anni del Covid.
L’edificio chiuse nel 2020 a causa della consistente riduzione degli incassi dovuta alle restrizioni imposte dai Dpcm per contrastare la pandemia e riaprì solo nel 2022. Una riapertura che non fu fortunata e che, fra alterne fortune, portò successivamente ad un nuovo stop. Fino a due giorni fa, con la riapertura. E Rovai, da ex-candidato a sindaco di sinistra, punta molto sull’identità e sulla vocazione politica. "Abbiamo affisso alle pareti un poster di Ernesto Che Guevara – ha raccontato – a ricordare gli ideali. Partiremo con la pizza e con il caffè ad esempio, ma vogliamo puntare ad ampliarci ed essere un luogo di ritrovo aperto a tutti. Con un occhio di riguardo alle persone in difficoltà economica".
Stasera, per rilanciare la Casa del Popolo, sarà organizzata una "pizzata" a partire dalle 20, al costo di 50. E c’è già il primo evento di stampo politico: mercoledì, alle 18, la Casa del Popolo di Fibbiana ospiterà l’iniziativa dal titolo “L’8 e il 9 giugno SI vota tutti“, a sostegno dei cinque quesiti referendari su lavoro e cittadinanza alla presenza di Maurizio Brotini di Ires – Cgil, Alessio Mugnaini della Federazione Giovani Socialisti e Roberto Passini della rivista Il Ponte. Per la CDP di Fibbiana, comincia insomma una nuovo cammino, sulle radici del passato.