
I carabinieri sono intervenuti l’altra notte dopo il furto alle slot machine a Montelupo
Montelupo Fiorentino, 11 gennaio 2020 - Un assalto in piena regola. Porta forzata, slot machine aperte come scatolette. Tutto aiutandosi con un piccone e un piede di porco. Il bottino è ancora in corso di stima, anche se è ipotizzabile che i banditi, l’altra notte, abbiamo messo le mani su alcune migliaia di euro. E’ successo tutto nel giro di pochi minuti, tra giovedì e ieri, a Montelupo Fiorentino. A finire nel mirino dei malviventi è stato il Punto Snai che affaccia su piazza dell’Unione Europea, nel cuore della città della ceramica, purtroppo non nuova a raid notturni ai danni di attività commerciali. Verso le 3 del mattino di ieri, sono stati allertati i carabinieri della Compagnia di Empoli, comandata dal maggiore Daniele Riva. All’arrivo della pattuglia sul posto, dei ladri non c’era ormai neppure l’ombra. Evidenti però i segni del loro passaggio.
Segni che costringeranno il gestore a una conta dei danni tra ingresso violato e locale da rimettere a posto dopo l’incursione messa a segno da tre individui. Il dettaglio emerge dalle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza interno all’attività, tutt’altro che isolata: intorno ci sono palazzi e case. Una collocazione che, tuttavia, non ha per niente impensierito gli autori del furto. Una volta apertisi la strada, sono entrati nel locale e si sono diretti alle slot machine: una dopo l’altra, ne hanno forzate quattro. Come? Aiutandosi con gli ‘attrezzi da lavoro’, quel piccone e quel piede di porco usati poco prima anche come ‘chiave’ per aprire la porta del Punto Snai. I ladri, con il volto travisato pare con cappucci e altri indumenti, hanno preso quindi il denaro contenuto nelle macchinette, gli arnesi da scasso e sono scappati a gambe levate, mentre il sistema di allarme attivava l’intervento degli agenti della vigilanza privata. Non è chiaro se i tre avessero ad attenderli un complice, magari su di un’auto in sosta poco distante dal locale messo nel mirino. Saranno le indagini a cercare di chiarirlo. Del resto, Montelupo Fiorentino è un territorio di passaggio: ha la scalo ferroviario, poco distante dal centro, si estende lungo la strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno. I carabinieri, fin dai primi momenti dopo il fatto, si sono adoperati per acquisire elementi utili a risalire agli autori della razzia. Al vaglio, in primis, proprio le immagini immortalate dalle telecamere, testimoni chiave dei minuti della scorribanda. S.P. © RIPRODUZIONE RISERVATA