Arrestato il rapinatore degli imprenditori cinesi

Veniva da Prato apposta e aveva colpito tre volte fra Empoli e Sovigliana. E’ stato preso dai carabinieri il giorno dell’Epifania dopo una lunga indagine

A intervenire sono stati i carabinieri

A intervenire sono stati i carabinieri

Empoli, 8 gennaio 2020 - Da Prato, dove si trova il suo domicilio, si spostava a Sovigliana dove rapinava ignari imprenditori cinesi, aggredendoli in strada. Azioni ripetute che hanno fatto scattare le manette per Anas Rikaoi, 27enne magrebino senza fissa dimora, individuato dai carabinieri nel giorno dell’Epifania a Montemurlo, nel Pratese. E’ stato catturato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Firenze.

Le indagini sono partite lo scorso anno proprio da Prato, città dove nel corso dell’anno appena trascorso si era registrato un notevole incremento di rapine ai danni di cittadini cinesi, per poi approdare a Firenze. Prezioso il contributo investigativo dei militari della locale sezione di polizia giudiziaria della procura della Repubblica. Il marocchino, insieme a un altro connazionale ancora ricercato, il gip contesta in particolare tre episodi avvenuti tra Empoli e Vinci.

Il primo risale addirittura al 2018. Era il 19 ottobre quando, nel centro di Empoli, strattonò e bloccò a terra un commerciate cinese quarantenne: gli rubò il portafogli con all’interno 500 euro in contanti per poi fuggire con il suo complice a bordo di una Focus C-Max nera. Il 16 gennaio dell’anno dopo, quindi neppure tre mesi dopo, la coppia tornò in azione stavolta a Sovigliana: a farne le spese un altro commerciante cinese.

L’uomo venne derubato del portafogli e dei 700 euro in esso contenuti. Non solo. Il rapinatore slogò un polso alla sua vittima per poi guadagnare la fuga sempre a bordo della stessa macchina.

Il terzo episodio ricostruito dagli investigatori è avvenuto a Sovigliana nel marzo del 2019, il 12, a distanza assai ravvicinata rispetto al precedente colpo. Con le stesse identiche modalità di azione, entrambi i magrebini, stavolta di concerto, riuscirono a bloccare un altro commerciante: prima di risalire a bordo della Focus di ordinanza, tenuta con forza la vittima di turno, misero le mani su 900 euro in contanti custoditi nel suo portafogli. Azioni da paura senza alcuna preoccupazione. Segno della pericolosità dei due, uno dei quali ancora ricercato. S. P.

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