Effetto Covid, prezzi degli alberghi ancora a picco a Firenze

Autunno nero per le città d’arte come Venezia e Firenze, rispettivamente al secondo e terzo posto della classifica nazionale. Al sesto posto La Spezia, mentre Genova è in controtendenza grazie al Salone Nautico

Reception

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Firenze, 21 novembre 2020 – Anche in autunno prosegue ininterrotto il crollo delle tariffe alberghiere. Dopo la caduta dei prezzi di agosto e settembre, precipitano anche all’inizio di questa stagione autunnale i servizi di alloggio. Ad andare male sono ancora le città d’arte come Venezia e Firenze, rispettivamente al secondo (con una flessione su base annua del 21,3%) e terzo posto (-17%) e alcune città note per i loro eventi fieristici, convegni e convention, come Bologna, in quarta posizione (-16,5%), e Milano, in quinta (-15,2%).

Emerge dall’elaborazione fatta dall’Unione Nazionale Consumatori sui dati dell’inflazione di ottobre resi noti questa settimana dall’Istat. Al primo posto della classifica nazionale Ascoli Piceno, con una frenata dei prezzi, rispetto ad ottobre 2019, del 23,1%. Al sesto posto La Spezia con -10,8% e, al settimo, Roma, con -10,2%, ultima città a registrare un calo a due cifre. In media nazionale, a ottobre i prezzi degli alberghi scendono su base annua del 3,8%. Dall'altra parte della classifica, i rialzi annui più alti per Pescara (+18,2%) Trapani (+15,5%) e, in netta controtendenza con tutte le altre grandi città italiane, Genova, che, per via del Salone Nautico e del suo spostamento di data da settembre a ottobre, segna un +15,4%.

 

Maurizio Costanzo