Le regole del rispetto

L'editoriale

Firenze, 20 maggio 2018 - Ci sono messaggi che devono essere martellanti e penetranti. Diventare slogan. Per far capire che ci sono comportamenti ai quali ci si deve attenere per il decoro delle città. Di ogni città a cominciare dalle città d’arte, super frequentate proprio per questo motivo. Il decoro implica, intanto, il rispetto che a sua volta richiama a comportamenti da tenere: vale ovviamente per i cittadini ma anche per i turisti che, diciamolo con decisione, non devono e non possono fare quello che vogliono. Come ancora troppo spesso ci capita di vedere. E che troppo spesso ci fa indignare. A cominciare da chi getta la carta per terra. O i mozziconi di sigarette. Sì, perché la maleducazione si misura già da qui. Da qui si vede il menefreghismo. Parlare di sanzioni diventa perfino fastidioso anche se necessario. E comunque non è né possibile né giusto mettere un vigile in ogni tratto di strada a controllare che i comportamenti siano corretti. Possibile che non si arrivi a capire che il decoro dipende da tutti noi?

E allora ben venga la campagna rilanciata a Firenze da Palazzo Vecchio per promuovere il rispetto della città da parte di visitatori e turisti, come ha spiegato l’assessore Anna Paola Concia. Da una parte ci sono i richiami, dall’altra gli strumenti perché le tante gocce riescano a scavare la montagna dell’indifferenza alla quale bisogna dire basta. Scorrendo i moniti di questa campagna (#EnjoyRespectFirenze), viene da pensare davvero alla mancanza delle più elementari regole di educazione se si invita a un abbigliamento decoroso quando si gira per la città.

Tra i divieti spicca forte la norma anti bivacchi. Veri e propri accampamenti che hanno trasformato strade, sagrati, scalinate e parchi. E di seguito ci sono le intimazioni a non comprare merce contraffatta, a non sporcare i luoghi gettando non solo la carta e i mozziconi ma addirittura i rifiuti per terra fino al divieto di imbrattare i monumenti.

Non ci meravigliamo: i divieti arrivano perché c’è chi si comporta così. E non confondiamo, per carità, l’esuberanza giovanile e non solo, con la maleducazione. Nessuna scusa è ammessa anche perché comunque accanto ai divieti ci sono tutte le informazioni utili su dove trovare i bagni pubblici, i fontanelli, gli infopoint e gli spazi attrezzati per poter organizzare pic-nic metropolitani. Cari turisti e visitatori, a Firenze siete i benvenuti come nelle altre città del nostro splendido territorio, ma siate consapevoli che venite in luoghi d’arte, belli e accoglienti, per cui la prima regola è quella di rispettarli e di aiutare a rispettarli.