Editoriale

Se il Pd viaggia a tre velocità

Il sindaco di Firenze Dario Nardella

Il sindaco di Firenze Dario Nardella

Firenze, 21 gennaio 2024 – Solo a Livorno e ad Empoli remano tutti dalla stessa parte. A Scandicci non sanno se dovranno ricorrere al "vade retro primarie", a Borgo San Lorenzo, capitale del Mugello, si sono spaccati. Per non parlare delle città capitali del fortino del centrosinistra coeso e vincente: Prato e Firenze. Nella città del tessile e dell’immigrazione infinita è in atto un avvitamento clamoroso: non si sa il nome, ma non si conosce nemmeno il percorso per arrivare a miss o mister X. A Firenze, sotto il pressing di Italia Viva da una parte (battaglia Renzi-Nardella) e dell’assessora defenestrata (Cecilia Del Re) dall’altra, si è corsi a definire il campo (senza Iv) e la candidata (Sara Funaro, venerdì sera battezzata con entusiasmo da un fiume di elettori nella famosa Sala Rossa del Palacongressi di Firenze).

Insomma in Toscana si manifesta in maniera evidente un Pd a tre velocità. A Livorno scontata la ricandidatura di Luca Salvetti che ha rilanciato nel suo primo mandato una città sofferente; a Empoli, ormai rimasta l’unica terra del partitone (la ditta bersaniana) assemblea e via tutti convogliati su Alessio Mantellassi. A Prato impasse. Veti e controveti. Tanti nomi che ballano per tante correnti che non vogliono finire di contare: donne con esperienza istituzionale e amministrativa, il vicesindaco, il giovane segretario. Oggi, con qualche tensione, incontro alla Beste, ditta simbolo della manifattura pratese, per tracciare la strada (attesa da tempo dal popolo dem). A Firenze ormai si guarda avanti: Sara Funaro è lanciata oltre la Ztl, direzione periferie, e lascia un posto nel multivan per Italia Viva (trattative, non facili, in corso). Ma lungo la strada il centrosinistra (che ha messo da parte temi tabù come la multiutility e l’aeroporto) ha perso pezzi. L’appuntamento al bar Del Re-Montanari è il "patto dell’espresso", un caffè per svegliare fette di voto insoddisfatte e il sistema politico (e di potere) dem.

Ad oltre quattro mesi dal voto il Pd a tre velocità deve ritrovare unità e idee comuni e condivise per rinnovare le città. Altrimenti rischia di finire in folle.