Editoriale

Alta tensione Iv-Pd. C’è l’ipotesi deleghe congelate a Saccardi

Renzi e Saccardi

Renzi e Saccardi

Firenze, 10 marzo 2024 – Che succede adesso nella maggioranza toscana che regge il presidente Eugenio Giani e la sua giunta, dopo lo strappo definitivo di Italia Viva? Alla Leopolda il partito renziano ha ufficializzato la candidatura per Palazzo Vecchio di Stefania Saccardi, vicepresidente toscana e assessora regionale, in aperta contrapposizione con il Pd.

Tanto da far scandire dal palco dell’edizione 12: "Ci vediamo al ballottaggio". Il guanto della sfida che ripercussioni avrà in Regione? C’è un compromesso praticabile: Saccardi rimette le deleghe per il periodo della campagna elettorale. Poi si vedrà.

Il fine settimana sta già mostrando falchi e colombe lungo un solco di nervosismo crescente. Italia Viva nonostante i fuochi d’artificio lanciati dalla kermesse renziana minimizza.

"Non vedo ripercussioni immediate", esclama Stefano Scaramelli, capogruppo di Iv in consiglio regionale.

"La nostra presenza in maggioranza è voluta dagli elettori che ci hanno dato ampio consenso all’interno della coalizione nel settembre 2020...". Ma per il Pd il caso non è congelato e superato. Anzi. E’ lì sul tavolo.

Ufficialmente se ne parla martedì nella riunione del gruppo consiliare guidata dal capogruppo Vincenzo Ceccarelli a cui parteciperà anche il presidente Giani.

Il segretario toscano Emiliano Fossi è in costante contatto con i suoi (la segreteria marcata Schlein) anche se si sta dedicando anima e corpo a dare una soluzione definitiva alla candidatura pratese.

Il presidente Giani, artefice della tenuta della maggioranza Pd-Iv dal 2020 (quasi un record), non vuole scossoni, difende il "gran lavoro" fatto insieme a "Stefania" (Saccardi) e rimanda al mittente fughe in avanti (Italia Viva fuori dalla maggioranza). Ceccarelli mette le mani avanti usando bastone e carota.

La sua parola d’ordine: "Senso di responsabilità, ma anche dignità da rispettare" sottolinea. Fossi, che distoglierà lo sguardo dal caso Prato solo per seguire la Fiorentina e i dati che arrivano dall’Abruzzo, fa sapere che la questione Pd-Iv non può essere congelata.

Questioni di rispetto, di dinamiche politiche e di coerenza, insomma. E allora? La soluzione potrebbe essere dietro l’angolo e mettere d’accordo tutti salvando la tenuta della maggioranza, la forma e anche la sostanza.

Il governatore Giani ha lavorato in queste ore tessendo la tela diplomatica con l’obiettivo della ’non rottura’. E dentro il Pd troverebbe sponde interessate anche se i falchi non mancano. Stefania Saccardi, entrando nel vivo la campagna elettorale, per due mesi rimetterebbe le deleghe (è assessora all’Agricoltura, aree rurali e interne).

Parteciperebbe alle riunioni di giunta regionale pur in campagna elettorale. E poi? Ipotizzando un ballottaggio tra Pd (Sara Funaro) più alleati e il candidato del centrodestra Italia Viva che farà? Se formalizzasse l’apparentamento con i dem tutto tornerebbe sereno, anche in Regione con la restituzione delle deleghe a Stefania Saccardi.