E' la giornata mondiale dell'olivo, albero-simbolo in Toscana. "Ma la filiera è a rischio"

L'iniziativa dell'Unesco per mettere i riflettori su questo importante comparto dell'economia agricola

Olivi

Olivi

Firenze, 26 novembre 2020 - L'Unesco dichiara il 26 novembre giornata mondiale degli olivi. La filiera dell'olio in Toscana è importantissima. Milioni di piante che ora sono a rischio, vista la crisi da coronavirus che riduce fortemente i consumi in ristoranti e locali adesso chiusi. «In Toscana è da tutelare un patrimonio di 15 milioni di ulivi, a rischio per la crisi provocata dalla chiusura di ristoranti e agriturismi dove le vendite si sono praticamente dimezzate e le fitopatie sono in agguato». Lo afferma la Coldiretti Toscana.

«In Toscana ci sono oltre 15 milioni di ulivi, una coltura diffusa su 100mila ettari di superficie coltivata, per il 90% in zone collinari o di bassa montagna - spiega in una nota Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana - e distribuiti prevalentemente nelle province di Firenze, Grosseto, Siena e Arezzo, di cui si occupano oltre 70mila aziende olivicole».

«A fronte di una situazione produttiva preoccupante in Italia - aggiunge - dove si stima il crollo del 30% della nuova produzione nazionale che dovrebbe attestarsi attorno a 255 milioni di chili, in Toscana si conferma un aumento già stimato del 31% rispetto al 2019, con 14mila tonnellate di olio prodotto e qualità eccellente. Punta di diamante è la Igp Olio Toscano per cui si stima una produzione di quasi 3mila tonnellate».

Coldiretti sottolinea che in Toscana «il 35% dell'olio extravergine è a denominazione di origine, in una regione che vanta cinque riconoscimenti comunitari 'Toscano Igp', 'Chianti Classico Dop', 'Lucca Dop', 'Seggiano Dop' e 'Terre di Siena Dop'. A fare la parte da leone è il 'Toscano Igp', con la leadership regionale per i quantitativi certificati». «L'olio Toscano Igp da solo - conclude Filippi - rappresenta oltre il 30% della produzione di olio extravergine italiano che viene messo in commercio con la certificazione di origine».