Stipendi e rimborsi ai consiglieri regionali. Nel 2021 la Toscana ha speso 5,5 milioni

Emolumenti lordi e indennità: si va da 156mila euro a 109mila. Il bilancio dell’attività dell’assemblea: leggi e commissioni

Una seduta del Consiglio regionale toscano

Una seduta del Consiglio regionale toscano

Firenze, 30 marzo 2022 - In un anno di attività, il 2021, la Regione Toscana ha erogato cinque milioni e 466mila euro per emolumenti lordi e rimborsi complessivi dei consiglieri regionali, 41 consiglieri comprensivi del presidente della Toscana Eugenio Giani e del presidente dell’assemblea regionale Antonio Mazzeo. Si va da un massimo di 156mila euro a un minimo di 109mila euro. Quattro le voci che compongono le entrate: l’indennità di carica uguale per tutti pari a 88mila euro, i rimborsi per esercizio di mandato in quota fissa e in quota variabile e l’indennità di funzione.

L’indennità di funzione è legata ai compiti svolti nell’ambito dei lavori del consiglio come ad esempio presidente di una commissione, del gruppo consiliare oppure vicepresidente del consiglio regionale; il rimborso esercizio di mandato è calcolato sempre sulla base della funzione svolta e tenuto conto anche delle presenze (sedute commissioni e dei consigli) mentre il rimborso variabile è calcolato in base alla distanza tra il comune di residenza e Firenze, sede dei lavori consiliari.

Da ottobre 2020 (inizio dell’undicesima legislatura) a ottobre 2021 sono state cinquantaquattro le sedute del Consiglio regionale con un tasso medio di presenza dei consiglieri del 96%, 46 proposte di legge approvate e 192 mozioni. Tra gli altri atti approvati dal Consiglio ci sono anche 117 proposte di deliberazione, 55 risoluzioni e 55 ordini del giorno.

LA TABELLA

Tutte le commissioni del Consiglio regionale hanno svolto 254 sedute, di cui 189 sono state quelle telematiche e 65 in presenza. 165 le audizioni, 601 i soggetti invitati e 4 le consultazioni. La commissione Affari istituzionali ha tenuto 31 sedute di cui 14 in presenza; la commissione Sviluppo economico e rurale 41, di cui 11 in presenza; 51 le sedute della commissione Sanità con 5 in presenza; la commissione Ambiente ha svolto 35 sedute di cui 9 in presenza; la commissione Istruzione e cultura 33 con 5 in presenza. Sono state 20 le sedute della commissione Controllo, con 5 in presenza; la commissione Aree interne della Toscana si è riunita 13 volte e 4 sono state in presenza. La commissione Politiche europee e relazioni internazionali ha svolto 21 riunioni di cui 4 in presenza. La commissione d’inchiesta su infiltrazioni mafiose e criminalità organizzata in Toscana ha svolto 9 sedute di cui 8 in presenza.

I primi dieci in classifica sono guidati appunto dall’accoppiata istituzionale Mazzeo e Giani; gli ultimi dieci sono guidati da Iacopo Melio, neo consigliere del Pd che come i consiglieri Gianni Anselmi, Fausto Merlotti, Elena Rosignoli, Gabriele Veneri non hanno indennità di funzione.

Tra il primo gruppo e il secondo ci sono altri 21 consiglieri: dall’undicesimo posto Vincenzo Ceccarelli, capogruppo Pd, con 138.596, Andrea Ulmi con 138.398, Lucia De Robertis con 137.615, Donatella Spadi con 136.580, Marco Niccolai con 136.190, Mario Puppa con 135.650, Federica Fratoni con 135.116, Francesco Torselli con 134.164, Gianni Anselmi con 132.079, Alessandro Capecchi con 132.014, Enrico Sostegni con 13 1.980, Elena Meini con 131.329, Valentina Mercanti con 131.159, Anna Paris con 131.047, Vittorio Fantozzi con 130.951, Marco Stella con 129.972, Luciana Bartolini con 129.383, Andrea Pieroni 128.978, Cristina Giachi con 127.867, Elena Rosignoli con 127.782 e Ilaria Bugetti con 127.683 euro.

Giovedì puntata sui vitalizi

La Regione Toscana ha abrogato i vitalizi con una legge ad hoc. E’ stata approvata nel gennaio del 2013 con effetto dal 2015. Così annunciò l’allora governatore Rossi: "Ritengo sia giusto eliminare tutti i privilegi mantenendo per consiglieri e assessori il diritto a una pensione dignitosa". Chi ne aveva diritto prima della legge continua però a percepire l’assegno: sono oltre 150.