"Hanno sotterrato milioni di tonnellate di keu. Veleni mescolati con rifiuti e rivenduti"

L’ufficiale del nucleo ambientale dell’Arma: "Questa sostanza passa dai terreni alle falde acquifere. Valori di legge superati di 50 volte"

Un fermo immagine del video dei carabinieri: gli scavi nei terreni con i rifiuti tossici

Un fermo immagine del video dei carabinieri: gli scavi nei terreni con i rifiuti tossici

Empoli (Firenze), 3 febbraio 2022 - Non una traccia isolata, ma milioni di tonnellate disseminate in mezza Toscana. A tanto ammonta il keu trovato dagli investigatori nell’ambito dell’inchiesta che lo scorso aprile ha portato a 23 arresti.

Per il tenente colonnello Marta Ciampelli, che comanda il nucleo investigativo di polizia ambientale dei carabinieri forestali, i ritrovamenti sono la prova che conferma le ipotesi avanzate durante la fase investigativa. E cioè l’esistenza di un sistema che smaltiva in maniera illecita le ceneri inquinanti provenienti dalle concerie di Santa Croce. "Le analisi che abbiamo condotto – spiega l’ufficiale – ci hanno permesso di trovare milioni di tonnellate di keu, un materiale che veniva mescolato con altri rifiuti e poi veniva rivenduto". 

Comandante, dove si sono concentrate le analisi? "Per adesso abbiamo prelevato campioni da 11 siti diversi. I più recenti riguardano la strada provinciale 7, a Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo". 

Quali risultati avete ottenuto? "Non spetta a noi stabilire se c’è stato, o ci sarà, un danno ambientale. Ma dai nostri prelievi è emerso che in alcuni siti, come la strada regionale 429 nell’Empolese, i valori hanno abbondantemente superato i limiti di legge, fino a 50 volte". 

Numeri molto alti. E le famiglie che abitano lungo la 429 sono preoccupate... "Questa sostanza transita dai terreni alle falde e potrebbe arrivare fino ai pozzi dei cittadini. Non sappiamo se ci andrà, né quanto tempo nel caso impiegherà". 

Si può escludere che il keu si trovi anche nel sottofondo stradale della 429, oltre che nella scarpata? "I nostri prelievi hanno interessato solo la scarpata, dove sono state trovate ottomila tonnellate di keu. L’investigatore deve trovare le prove del reato, e noi le abbiamo trovate. Ora i dati sono in mano all’autorità amministrativa". 

Che adesso dovrà occuparsi della bonifica... "Un’operazione costosa, delicata e complessa". 

Quanto costosa? "Dipende dalle modalità di bonifica stabilite dall’autorità amministrativa. A Pisa l’Aeronautica è stata molto efficace nel rimuovere subito il materiale dall’aeroporto militare. Ma non tutti i terreni sono uguali". 

È possibile che ci siano state delle falle nei controlli? "A mio avviso il controllo del territorio è fondamentale per scoprire sistemi illeciti. E saper leggere i segnali è importantissimo. Anche piccoli indizi come sversamenti, abbandoni, aziende che chiudono e poi riaprono sono avvisaglie fondamentali". 

L’inchiesta keu e la Terra dei fuochi. Ci sono analogie? "Sono fenomeni troppo diversi. Sì, c’è il traffico di rifiuti finito con un interramento ma accomunare i due fenomeni rischia di essere un’operazione superficiale". 

Dall’inchiesta emergono pericolose commistioni fra criminalità, economia e politica... "Credo che un’imprenditoria sana abbia la possibilità di difendersi dalle infiltrazioni. Utilizzo sempre una metafora: un rifiuto che esce fuori dai binari della legge per cercare delle scorciatoie, è un rifiuto che si espone sempre all’attacco dei pirati. Le scelte politiche sono mirate a difendere grossi comparti industriali. Dall’inchiesta è emerso che il problema non sono le concerie ma i vertici. All’eccellenza industriale deve essere affiancata una sana gestione dei rifiuti".