
Firenze, 14 settembre 2023 - Quali ricordi, fantasie ed emozioni può accendere la visita ad un museo? Se lo chiede il Museo Galileo, che ha rivolto la domanda al suo pubblico per cercare una risposta. E' nata così la prima edizione del Premio Barnaba, che prende il nome dal protagonista del racconto di Daniele Del Giudice "Nel museo di Reims", un ragazzo sul punto di perdere la vista e deciso a recarsi nella cittadina francese per ammirare il "Marat assassiné" di Jacques-Louis David.
Il concorso letterario - patrocinato da ICOM e Associazione Nazionale dei Musei Scientifici - si rivolge a tutti coloro che desiderano condividere attraverso la scrittura esperienze e incontri inediti con persone e opere avvenuti all'interno di un museo, accogliendo unicamente racconti originali in lingua italiana di massimo trentamila battute - spazi inclusi - da presentare entro il 31 marzo 2024 secondo le modalità indicate nel sito.
Il Comitato organizzatore, formato da membri interni del Museo Galileo e dalla Fondazione Archivio Diaristico Nazionale del comune di Pieve Santo Stefano, individua un numero variabile di Commissioni di Lettura, che operano una prima selezione dei candidati da sottoporre al Comitato Scientifico, incaricato di identificare la rosa dei finalisti - pubblicati in un volume collettaneo a cura della casa editrice del Museo - e il vincitore, premiato con mille euro in denaro e una targa speciale.
Il comitato scientifico di quest'anno è costituito dalla vicepresidente della Regione Monica Barni, dallo storico dell'Università di Siena Massimo Bucciantini, dalla direttrice della Fondazione Archivio Diaristico Nazionale Natalia Cangi, lo scrittore Domenico Scarpa e l'editor di narrativa Enzo Rammairone, autore di programmi sui libri per Rai Cultura. I dettagli del premio saranno illustrati domani nel corso dell'incontro "I frutti della memoria" dal direttore esecutivo del Museo Galileo Roberto Ferrari nell'ambito della consegna del prestigioso Premio Pieve Saverio Tutino in piazza Plinio Pellegrini, a Pieve Santo Stefano.