Firenze, la corsa ai regali di Natale prima dell'ingresso in zona rossa

Sabato di shopping per i fiorentini e il centro si riempie

Saldi pre-lockdown (foto Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Saldi pre-lockdown (foto Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Firenze, 15 novembre 2020 - Mancano poche ore e poi ritorna, inesorabile, il lockdown. La Toscana sarà zona rossa a partire dalla mezzanotte di oggi. Ed ecco che in questo sabato, complice anche il bel tempo, il centro storico di Firenze è tornato a riempirsi. Nonostante l’appello del sindaco Nardella di non creare assembramenti in quest’ultimo giorno di libertà.

Basta fare un giro in via dei Calzaiuoli, dove davanti a molti negozi come la Coin, Disney Store e Pandora ci sono persone in attesa del proprio turno per entrare. In molti hanno già anticipato l'acquisto dei regali di Natale. «Oggi la giornata l’ho dedicata tutta allo shopping – dice una ragazza in fila – , e ne approfitto anche per fare qualche regalo di Natale non si sa mai. Secondo me il lockdown non ci lascerà scampo nemmeno nelle festività natalizie».

C’è chi invece si trova in città per caso e ha deciso di fare un giretto turistico per ammirarne le bellezze. «Siamo qui per lavoro dicono due ragazzi, lui di Bologna, lei di Trieste –, certo è triste vederla senza turisti. Sembra più vuota».

In Borgo San Lorenzo stessa storia. Davanti a Tiger c’è una fila di persone con le buste in mano. Sono le quattro del pomeriggio. Ci sono ancora due ore prima della chiusura obbligatoria alle 18. In giro però ci sono anche persone che sono uscite per godersi la città, per un’ultima boccata d’aria, e anche per fare spese, ma in questo caso per motivi diversi. «Ho fatto un po' di compere oggi – dice la signora Paola - perché in questo momento credo che sia giusto sostenere i commercianti fiorentini. Per loro è un periodo davvero nero».

Non tutti si aspettavano la zona rossa. Anzi per alcuni è stata un po' una sorpresa, più amara sicuramente per chi dovrà abbassare le serrande per un periodo di tempo ancora da definire bene. La percezione era quella di una situazione che si poteva affrontare senza chiudere necessariamente, adottando le stesse misure di prevenzione che abbiamo usato fino ad ora – afferma il titolare del negozio di scarpe Valentina in via Nazionale – speriamo solo che questa volta duri di meno». Nel frattempo manca solo mezz'ora alle 18 e davanti al negozio di oggettistica Dimail, in via dei Cerretani, c'è ancora la fila.