Vaccini come arma contro i superbatteri

L’esperta “Le infezioni resistenti agli antibiotici potrebbero essere evitate”

Un vaccino

Un vaccino

Siena, 21 novembre 2019  - Mentre è ancora allerta dopo che, da novembre, si è registrata una diffusione significative in alcune zone della Toscana del batterio New Delhi, resistente agli antibiotici; e mentre sul web è sempre più virale e pericoloso il fenomeno delle fake news in ambito medico, la parola degli esperti serve a fare chiarezza in modo preciso e definitivo. Sull’importanza e i benefici dei vaccini si è espressa Maria Grazia Pizza, direttore scientifico per i vaccini batterici Gsk Vaccines, e chair del comitato scientifico che a Siena ha organizzato l’incontro ‘How can vaccines combat antimicrobial resistance’.

“I vaccini possono prevenire le malattie, e dunque anche le infezioni multi-resistenti potrebbero essere evitate grazie a questi presidi – spiega la dottoressa Pizza -. Chiaramente gli antibiotici sono importantissimi, ma bisogna iniziare a pensare che debbano avere un percorso insieme ai vaccini”. “Il valore dei vaccini nella lotta all’antibiotico resistente è un valore enorme, che peraltro a livello economico non è ancora misurabile - fa notare l’esperta -. Molte organizzazioni si stanno occupando di fare questa valutazione perché ovviamente è un elemento importante. L’emergenza antibioticoresistenza è stata evidenziata sia dall’Oms che dai Cdc americani, che hanno stilato una lista di priorità di batteri contro cui agire, e le aziende farmaceutiche stanno muovendosi in questo senso”.

“L’urgenza - prosegue Pizza - è chiara, ma molti di questi target vanno valutati anche dal punto di vista commerciale, questo è il grosso limite ed è il motivo per cui le aziende hanno bisogno che si dia valore alla vaccinazione contro batteri anche meno diffusi. Quanto ai nuovi antibiotici, le industrie hanno paura ad investire su prodotti che potranno essere utilizzati per un tempo limitato. Ed è per questo che bisogna pensare ad antibiotici e vaccini insieme. Più canali di intervento, insieme”.

Maurizio Costanzo