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Un alpaca in città: arrivato in coma dal veterinario, è uscito a passeggio dopo le cure

Picasso, questo il nome dell'animale, è arrivato da Siena a Firenze per essere salvato. Per lui è scattato il ricovero in terapia intensiva

L'alpaca Picasso durante le cure

Firenze, 5 gennaio 2021 - Che ci fa un alpaca sala d’attesa? Aspetta il dottore ovviamente, anzi, il veterinario. Sembra una barzelletta e invece è successo davvero al Vet Hospital Firenze, dove un esemplare di questa specie è stato portato nei giorni scorsi in gravissime condizioni.

«Picasso si è sentito male per una colica addominale – spiega il dottor Saverio Meini, il veterinario che lo ha curato – per blocco della ruminazione. Ha iniziato a rifiutare il cibo, si è isolato dal gregge e ha dimostrato difficoltà sempre maggiori nell’alzarsi. Alla fine la proprietaria, Virginia Pernici, lo ha trovato esanime, in stato comatoso. Non si è però persa d’animo e pur essendo residente in provincia di Siena ha deciso di portare Picasso in ospedale per tentare di salvarlo».

Così, tutta la struttura si è organizzata per accoglierlo. «Abbiamo messo a disposizione per lui un ricovero speciale – prosegue il dottor Meini - dedicandogli una stanza intera. Ricoverare un alpaca in clinica non è cosa facile. Abbiamo impostato la terapia, eseguito esami del sangue ed ecografie. Virginia è rimasta con lui il più possibile mentre, durante la notte e grazie alla terapia intensiva, è piano piano ripartita la ruminazione e l’animale ha iniziato a stabilizzarsi. La mattina successiva Picasso era in piedi, vivace e con buon appetito. Lo abbiamo portato fuori dalla clinica, fra lo stupore generale e tante persone hanno chiesto di poter avere una foto con lui».

In diversi non si sono fatti sfuggire l’occasione di un selfie con Picasso sullo sfondo del Ponte alla Vittoria e tanti hanno chiesto di potergli fare una carezza. Poi finalmente, dopo gli ulteriori accertamenti del caso, è potuto tornare a casa, nel suo gregge. «Per me – conclude il veterinario – curarlo ha rappresentato una sfida difficile, visto che si sa ancora poco della fisiologia di questi animali e che offrire un servizio di terapia intensiva per un alpaca richiede grande spirito di adattamento».

Recentemente gli alpaca, soprattutto in Toscana, hanno iniziato a diffondersi come animali da compagnia. Originariamente introdotti per la produzione di lana pregiata, sono oggi apprezzati anche per la relazione affettiva che riescono a instaurare con l’uomo. In diversi agriturismi e in varie fattorie didattiche ci sono piccoli greggi di alpaca che suscitano l’interesse di grandi e bambini. Esistono strutture che offrono le cosiddette “passeggiate con gli alpaca”: giornate a spasso per i campi in compagnia di questi animali. Fra gli altro gli alpaca non sopportano la solitudine, amano la socialità e per questo sono inclini anche al rapporto con l’uomo.

Lisa Ciardi