Treni flop in Toscana, viaggiare è un incubo. Pendolari, vita stravolta. Ora le penali

Ennesima mattinata caos per un guasto sulla linea Aretina. L’opposizione attacca: "Giani finora immobile"

Firenze, 10 dicembre 2022 - ​Sono talmente disperati e così esausti, i forzati del treno, che si dichiarano addirittura disposti ad alzare bandiera bianca, proclamandosi sconfitti nell’eterno derby con i patiti dell’auto. "Ormai molto meglio la coda in Fi-Pi-Li con i sempiterni cantieri", si arrende Benedetta P. intervenendo nel gruppo Facebook dedicato ai pendolari della linea Firenze-Empoli-Pisa.

Tanti altri come lei, dopo che ieri la realtà si è spinta al limite, convincendo il governatore della Toscana, Eugenio Giani, ad annunciare l’applicazione delle penali previste nel contratto di servizio con Trenitalia. Dopo l’ultimo martedì nero, segnato da un investimento nel Pisano, una frana nel Senese ed un guasto tra Prato e Pistoia che avevano provocato ritardi a catena, ecco una nuova mattinata da incubo soprattutto per i passeggeri in viaggio tra Firenze, Arezzo e Pontassieve, dove a causa di un guasto agli impianti elettrici molti treni, partiti poco dopo le 6, hanno subito pesantissimi ritardi. Il guasto ha causato disagi anche ai viaggiatori di Borgo San Lorenzo, Prato, Chiusi, Figline.

Conseguenza: rallentamenti fino a 90 minuti per un Intercity e per 12 regionali; ritardi compresi tra 120 e 160 minuti per altri quattro Regionali. Cancellati sei treni regionali, mentre 17 convogli sono stati limitati nel percorso. Solo intorno alle 11,30 il traffico sulla Firenze-Chiusi è tornato regolare mentre Trenitalia ha dovuto attivare un servizio con 14 bus sostitutivi da Pontassieve a Firenze.

Come se non bastasse, sempre ieri caos anche sulla tratta tra Firenze, Pisa e Livorno, dove sono stati segnalati disagi e ritardi a causa di una serie di accertamenti compiuti sui binari, a Pisa San Rossore, per il caso, ancora irrisolto, del cadavere rinvenuto il 30 novembre. Fatto sta che Giani è sbottato annunciando le penali: "Inconcepibili disservizi del genere, chiedo l’immediata convocazione dei vertici Rfi e Trenitalia e chiedo anche un incontro al ministro Salvini.

E l’assessore regionale Stefano Baccelli ha rincarato: "Continuo a ripetere che manca un’informazione adeguata e tempestiva che arrivi alle persone e che faccia comprendere la gravità del problema e consenta di adottare soluzioni di viaggio diverse".

Comunque critica l’opposizione per queste prese di posizione ritenute tardive. "Meglio tardi che mai. E’ servito il caos sulla linea Aretina per svegliare Giani. Ma è da un anno che chiediamo l’applicazione delle penali a Trenitalia", hanno detto Francesco Torselli e Giampaolo Giannelli di Fratelli d’Italia. Reazione dura anche da parte di Giovanni Galli e Cecilia Cappelletti della Lega, mentre per i 14 sindaci del Mugello e della Valdisieve la misura è colma: "Oltre alle penali serve una modifica del contratto. E non escludiamo il sostegno legale per un’iniziativa congiunta di cittadini e amministrazioni nei confronti del servizio".