Arezzo, 27 maggio 2025 –
Trainer fasulli e fantomatiche diete miracolose, sono 420
le persone che in Toscana, da aprile 2024 ad aprile
scorso, si sono rivolte agli sportelli di Federconsumatori
per denunciare casi di truffa o danni legati a 'falsi
professionistì. Lo rende noto la stessa associazione di consumatori
che insieme alla Fondazione Isscon ha condotto un'indagine
sul proliferare di offerte fuorvianti diffuse attraverso
i social network, in particolare Instagram. L'inchiesta
nasce appunto «da centinaia di segnalazioni ricevute dai
cittadini, preoccupati per i costi elevati, l'assenza di garanzie
e soprattutto gli effetti negativi su corpo e mente». In
particolare sono state 144 le persone a Firenze che si sono
rivolte agli sportelli di Federconsumatori, 76 a Siena, 67
a Lucca, 43 a Prato, 21 ad
Arezzo, 19
a Livorno, 17 a Massa Carrara, 13 a Pisa, 12 a Grosseto,
8 a Pistoia. «Il profilo delle vittime - si spiega -
è chiaro: il 78% sono donne, prevalentemente tra i
35 e i 60 anni; il 67% ha conosciuto il presunto esperto
tramite i social; l'87% non ha raggiunto alcun obiettivo
reale; il 24% ha addirittura registrato un aumento di peso
e il 25% ha dovuto poi rivolgersi a medici abilitati per rimediare
ai danni; il 10% ha avviato azioni legali per ottenere un
risarcimento, soprattutto per prodotti 'miracolosì inefficaci
o potenzialmente dannosi». Tra i principali rischi segnalati,
si spiega ancora, «presunti nutrizionisti non iscritti
all'Albo dei biologi, che propongono diete personalizzate
illegittimamente; personal trainer non certificati, che
collaborano in pacchetti 'tutto inclusò da fino a
197 euro al mese; life coach e mental coach che affrontano,
senza alcuna competenza clinica, temi delicatissimi come
i disturbi del comportamento alimentare; integratori costosi
(fino a 180 euro a confezione) che promettono risultati rapidi
senza sforzo, ma spesso causano effetti collaterali o si rivelano
del tutto inefficaci». L'indagine ha fatto emergere anche
le conseguenze emotive e psicologiche. «Alla luce di
quanto emerso - commenta Laura Grandi, presidente di
Federconsumatori Toscana -, »chiediamo un intervento
urgente da parte delle istituzioni per contrastare il fenomeno.
Servono controlli e sanzioni da parte del ministero della
Salute e dell'Agcom contro l'esercizio abusivo di professioni
sanitarie e sportive. Occorre un'azione dell'Istituto
dell'autodisciplina pubblicitaria per fermare la diffusione
di pubblicità ingannevoli che sfruttano la vulnerabilità
delle persone. Va rafforzata l'educazione digitale per
aiutare i cittadini a riconoscere fonti affidabili e figure qualificate«.
Grandi conclude poi invitando »tutti alla massima cautela:
la salute non si improvvisa e non si affida a chi ha solo
follower: serve competenza vera
o danni legati a 'falsi
professionistì. Lo rende noto la stessa associazione di consumatori
che insieme alla Fondazione Isscon ha condotto un'indagine
sul proliferare di offerte fuorvianti diffuse attraverso
i social network, in particolare Instagram. L'inchiesta
nasce appunto «da centinaia di segnalazioni ricevute dai
cittadini, preoccupati per i costi elevati, l'assenza di garanzie
e soprattutto gli effetti negativi su corpo e mente». In
particolare sono state 144 le persone a Firenze che si sono
rivolte agli sportelli di Federconsumatori, 76 a Siena, 67
a Lucca, 43 a Prato, 21 ad
Arezzo, 19
a Livorno, 17 a Massa Carrara, 13 a Pisa, 12 a Grosseto,
8 a Pistoia. «Il profilo delle vittime - si spiega -
è chiaro: il 78% sono donne, prevalentemente tra i
35 e i 60 anni; il 67% ha conosciuto il presunto esperto
tramite i social; l'87% non ha raggiunto alcun obiettivo
reale; il 24% ha addirittura registrato un aumento di peso
e il 25% ha dovuto poi rivolgersi a medici abilitati per rimediare
ai danni; il 10% ha avviato azioni legali per ottenere un
risarcimento, soprattutto per prodotti 'miracolosì inefficaci
o potenzialmente dannosi». Tra i principali rischi segnalati,
si spiega ancora, «presunti nutrizionisti non iscritti
all'Albo dei biologi, che propongono diete personalizzate
illegittimamente; personal trainer non certificati, che
collaborano in pacchetti 'tutto inclusò da fino a
197 euro al mese; life coach e mental coach che affrontano,
senza alcuna competenza clinica, temi delicatissimi come
i disturbi del comportamento alimentare; integratori costosi
(fino a 180 euro a confezione) che promettono risultati rapidi
senza sforzo, ma spesso causano effetti collaterali o si rivelano
del tutto inefficaci». L'indagine ha fatto emergere anche
le conseguenze emotive e psicologiche. «Alla luce di
quanto emerso - commenta Laura Grandi, presidente di
Federconsumatori Toscana -, »chiediamo un intervento
urgente da parte delle istituzioni per contrastare il fenomeno.
Servono controlli e sanzioni da parte del ministero della
Salute e dell'Agcom contro l'esercizio abusivo di professioni
sanitarie e sportive. Occorre un'azione dell'Istituto
dell'autodisciplina pubblicitaria per fermare la diffusione
di pubblicità ingannevoli che sfruttano la vulnerabilità
delle persone. Va rafforzata l'educazione digitale per
aiutare i cittadini a riconoscere fonti affidabili e figure qualificate«.
Grandi conclude poi invitando »tutti alla massima cautela:
la salute non si improvvisa e non si affida a chi ha solo
follower: serve competenza vera