Tour de France, una partenza nobile. "Qui c’è tanto amore per la bici in nome di Bartali e Nencini"

Il direttore Prudhomme: "Le entrate ripagheranno ampiamente le spese L’indotto avrà un ritorno finanziario almeno doppio rispetto ai costi "

Firenze, 22 marzo 2024 – L’Italia è la culla del ciclismo, ma dal 1903 a oggi non aveva mai condiviso la gioia della Grande Partenza del Tour de France. Il direttore generale della prestigiosa gara francese, Christian Prudhomme è tornato a Firenze per festeggiare i 100 giorni dal quel 29 giugno 2024 giornata della partenza. "Il Tour 2024 è un omaggio all’Italia, a Firenze e alle altre città coinvolte.

E’ un omaggio a grandi campioni come Gino Bartali, Fausto Coppi, Gastone Nencini, Felice Gimondi, Marco Pantani, Vincenzo Nibali e Ottavio Bottecchia, i sette vincitori per dieci successi in quanto Bottecchia, Bartali e Coppi hanno fatto il bis".

La Toscana ha tutto, passione, paesaggi, buona cucina.

"E anche nel ciclismo che è uno sport di fatica, conta la riconoscenza e qui ho trovato persone innamorate della bicicletta e quello che sembrava un sogno qualche anno fa oggi è realtà. Sono felice della scelta fatta per la partenza: il mio amico Dario Nardella, sindaco di Firenze, aveva visto giusto, ci ha sempre creduto. Sarà tra l’altro un avvio interessante per il Tour dal punto di vista tecnico, una partenza che definirei nobile".

Le iniziative per la Grande Partenza si susseguono.

"Ho già visto di persona, mi hanno inoltre spiegato quello che è stato fatto e soprattutto quello che ci sarà nei prossimi 100 giorni, non c’è dubbio che l’entusiasmo aumenterà con l’avvicinarsi alla partenza. Che bello vedere i giovanissimi in bici per le vie del centro di Firenze, quelli in maglia gialla della Gastone Nencini a ricordare uno dei vincitori della corsa a tappe. E ancora tutte le altre iniziative, i momenti in questa giornata speciale, con il via ufficiale all’orologio che scandirà il countdown che ci separa dal 29 giugno, e che bella quella maglia gialla appesa su in alto alla volta dell’arco trionfale di piazza della Repubblica".

Il Tour vale un tesoro anche se il costo è notevole.

"Ma le entrate ripagheranno ampiamente le spese, e l’indotto che un evento come il Tour garantisce avrà un ritorno finanziario almeno il doppio rispetto ai costi. Sarà un impatto turistico che avrà riscontri enormi sul piano della logistica, pensiamo alle strutture ricettive esaurite".

La gara farà pure conoscere i territori toscani.

"Che sono bellissimi e che la corsa farà conoscere in tutto il mondo. Un percorso da leggenda dal punto di vista sportivo per coloro che saranno i protagonisti e già da queste prime tappe i favoriti saranno a confronto a rendere interessante la gara".

Firenze e la Toscana undici anni fa hanno avuto i mondiali di ciclismo.

"Il Tour de France è qualcosa di diverso, è davvero l’occasione affascinante per ricordare i campioni italiani del pedale, e due atleti di queste zone, come Gino Bartali e Gastone Nencini, che hanno vinto il Tour, senza dimenticare personaggi come Alfredo Martini e Franco Ballerini".

Si può dire che il Tour sia un evento romantico?

"Senza dubbio, e il connubio non poteva che essere con questa meravigliosa città che ha tutto per storia, bellezza, fascino e da quest’anno anche il Tour che porta come edizione il numero 111".