Operazione anti-terrorismo: foglio clandestino inneggia agli attentati, sei indagati

Eseguita l'ordinanza di misure cautelari (un arresto in carcere, uno ai domiciliari quattro obblighi di firma) emessa dalla procura di Perugia. Gli indagati sono appartenenti all'area anarco-insurezionalista

I carabinieri del Ros

I carabinieri del Ros

Perugia, 11 novembre 2021 - Dalle prime ore di questa mattina (11 novembre), i carabinieri del Ros, con il supporto dei Comandi provinciali di Cagliari, Cosenza, Cremona, Genova, Lecce, Massa, Perugia, Roma, Taranto e Viterbo hanno eseguito un'ordinanza di misure cautelari emessa dal tribunale di Perugia su richiesta della procura. Destinatari dei provvedimenti - fondati su quanto emerso dalle indagini coordinate dalle procure di Milano e Perugia - sono sei indagati gravemente indiziati dei reati di istigazione a delinquere e istigazione a delinquere aggravata dalle finalità di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico. 

Nel dettaglio si tratta di una custodia cautelare in carcere, una persona agli arresti domiciliari e le altre quattro sottoposte a obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria congiunti all'obbligo di dimora.

«Contro lo Stato e senza eccezioni: colpire le persone o colpire le cose?». È questo un passaggio di uno scritto pubblicato sulla rivista clandestina anarco-insurrezionalista 'Vetriolo', il cui primo numero venne pubblicato a Milano nel 2017. Il dettaglio emerge dalle indagini che hanno portato alle misure cautelari nei confronti  dei sei indagati. gip di Perugia. Dagli accertamenti risulta che gli anarchici inneggiavano al compimento di attentati.

L'inchiesta, portata avanti col coordinamento della Procura di Perugia, era nata a Milano a seguito degli accertamenti eseguiti in un'altra indagine. Il 'numero zerò del 'Vetriolo' venne pubblicato nel capoluogo lombardo nel febbraio 2017 dopo che era stato pianificato già tra la primavera e l'autunno del 2016, perché il gruppo voleva 'alzare il tiro' non soddisfatto della precedente rivista 'Croce nera anarchica', perché non inneggiava all'anarco-insurrezionalismo e alle azioni violente, agli attentati contro giornalisti, forze dell'ordine, istituzioni e magistrati, cosa che, invece, venne fatta nelle 5 edizioni pubblicate in 3 anni del nuovo foglio clandestino. La presunta associazione a delinquere, composta da 6 persone, tra cui almeno una già condannata a Torino, poi si è spostata a Perugia. «Scegliamo la strada non certo la più semplice della distruzione totale di ogni forma e struttura di dominio esistente», era scritto in un altro passaggio pubblicato sul periodico clandestino.