Cibo del futuro. A Pisa si studia il teff, cereale nutriente e senza glutine

Arriva dall'Etiopia. Il suo Dna è stato letto dai ricercatori della Scuola Superiore Sant'Anna: ora si può valutare la coltivazione in Italia e in Europa

Coltivazione di Teff (foto Ansa)

Coltivazione di Teff (foto Ansa)

Pisa, 6 settembre 2022 - Il cibo del futuro si studia a Pisa. È pronta la mappa genetica del teff, un cereale che arriva dall'Etiopia e che potrebbe essere un protagonista del cibo del futuro per le sue caratteristiche nutrizionali, come la ricchezza in micronutrienti e l'assenza di glutine. Il suo Dna è stato letto da ricercatori della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, che hanno pubblicato i risultati ottenuti sulla rivista eLife. Il teff è uno dei cereali più piccoli al mondo, una punta di spillo, ma questi micro-semi, biancastri nella varietà più pregiata, sono alla base dell'alimentazione degli etiopi coi suoi maratoneti da medaglia olimpica, e si stanno rilevando ''un superfruits'' senza glutine che, al pari dell'amaranto, stanno innovando e integrando la dieta delle persone con celiachia. L'interesse per il teff nasce da alcuni dati preliminari ottenuti nella linea di ricerca seguita da oltre un decennio. Da alcuni saggi in vitro il teff risultava essere un cereale alternativo sicuro per i pazienti celiaci, al pari di riso, mais, quinoa ed amaranto. Ora, a partire dallo studio della Scuola Superiore Sant'Anna, è adesso possibile anche valutare il potenziale del teff per la coltivazione in Italia e in Europa, contribuendo ad un'agricoltura più sostenibile, equa e pronta ad affrontare il cambiamento climatico. I ricercatori guidati da Aemiro Bezabih Woldeyohannes, lavorando in collaborazione con gruppi di agricoltori e ricercatori in Etiopia, hanno sequenziato il Dna di centinaia di varietà di teff, custodite in una collezione nel paese africano. Se, da un lato, il nuovo studio pone le basi di un processo di miglioramento genetico di questo cereale poco noto e poco studiato al di fuori dell'Etiopia, dall'altro identifica già ora varietà con caratteristiche superiori che possono rispondere da subito alle necessità delle comunità di agricoltori di sussistenza, contribuendo alla sicurezza alimentare nel Corno d'Africa.

“Unendo la genetica, le scienze sociali ed economiche e quelle del clima è possibile portare sul palcoscenico della ricerca internazionale cereali come il teff, che hanno un enorme potenziale ma che sono stati poco studiati fino ad oggi” afferma Matteo Dell'Acqua, co-autore dello studio. “Comprendere come queste specie rispondono ai bisogni degli agricoltori locali - conclude Dell'Acqua - ci permette di guardare al futuro e guidare l'innovazione verso un'agricoltura più equa e sostenibile”.  

Maurizio Costanzo