Switch off Tv, tra un mese stop ai canali in bassa definizione: come vedere i nuovi

Il 21 dicembre 2022 saranno interrotte le trasmissioni sul digitale terrestre dei canali Rai e Mediaset basati sull'ormai vecchio standard Mpeg-2. E intanto, il bonus rottamazione tv è già finito

Switch off Tv: addio definitivo alla codifica Mpeg-2 (Archivio)

Switch off Tv: addio definitivo alla codifica Mpeg-2 (Archivio)

Roma, 24 novembre 2022 – Tra meno di un mese, il 21 dicembre 2022, stop alle trasmissioni sul digitale terrestre dei canali Rai, Mediaset e non solo che sono ancora basati sulla tecnologia Mpeg-2 a bassa qualità. Per quella data è infatti previsto lo 'switch off' al nuovo standard Dvb-T2. Nel frattempo, però, i fondi per il bonus tv sono già esauriti. Ecco cosa c'è da sapere.

Come vedere i nuovi canali

Il 20 dicembre 2022 sarà dismesso il sistema di trasmissione Mpeg-2. Dal 21 dicembre, quindi, i canali delle emittenti televisive saranno visibili solo con tv o decoder che supportano l'HD, cioè l'alta definizione. Chi ha una tv precedente al 2017 potrebbe quindi doverla cambiare. Al momento, però, non ci sono a disposizione né il bonus tv né il bonus rottamazione.

Stop bonus tv

Come ha comunicato il ministero delle Imprese e del Made in Italy, dalle ore 23.59 del 12 novembre scorso la piattaforma messa a disposizione dall'Agenzia delle Entrate per ricevere l’autorizzazione al rilascio dei bonus tv-decoder e rottamazione Tv, passaggio obbligatorio per ogni esercente prima di procedere alla vendita, non sarà più attiva. Il motivo è che le risorse economiche stanziate per la sostituzione dei vecchi apparecchi televisivi non più compatibili con i nuovi standard di trasmissione o per l'acquisto dei decoder compatibili con gli standard Dvbt2 sono andati esauriti. I bonus potrebbero però essere rifinanziati

Bonus decoder a domicilio

Resta attivo il bonus decoder a domicilio che prevede la fornitura, in collaborazione con Poste Italiane, di un decoder a casa ai cittadini di età pari o superiore ai 70 anni, che abbiano una pensione non superiore a 20mila euro annui e che siano titolari di abbonamento al servizio di radiodiffusione.