MICHELE BRANCALE
Cronaca

Suicidio assistito, il cardinale Lojudice: "Rispetto e preghiera, ma cure palliative"

Il presidente della Conferenza episcopale toscana: “Dobbiamo prima di tutto affrontare la questione con il massimo rispetto e con la nostra preghiera, ma certamente ci tengo a sottolineare il principio dell’inviolabilità della vita umana, dal concepimento alla morte naturale”

Il cardinale Augusto Paolo Lojudice è intervenuto sul primo caso di suicidio assistito in Toscana

Il cardinale Augusto Paolo Lojudice è intervenuto sul primo caso di suicidio assistito in Toscana

Firenze, 11 giugno 2025 – Sul primo caso in Toscana di suicidio assistito dopo l'approvazione della legge regionale, di cui è stata data notizia nella mattinata di oggi 11 giugno, interviene da Gerusalemme, dove è in pellegrinaggio con gli altri vescovi toscani, il cardinale Augusto Paolo Lojudice presidente della Conferenza Episcopale Toscana. 

"Di fronte alla malattia grave e alla sofferenza - dichiara Lojudice - dobbiamo prima di tutto affrontare la questione con il massimo rispetto e con la nostra preghiera, ma certamente ci tengo a sottolineare il principio dell’inviolabilità della vita umana, dal concepimento alla morte naturale.
La vicenda ci lascia con una profonda amarezza ed è il segno di come sull’argomento del fine vita ci sia la necessità di un vero confronto a livello nazionale, lontano dai riflettori, che punti prima di tutto a ridare centralità alle cure palliative accompagnando il paziente non più guaribile nel tempo della sofferenza e del fine vita. La solitudine e il dolore devono trovare rete a cui aggrapparsi. Il diritto alle cure palliative è un diritto fondamentale da garantire a tutti i pazienti e sono convinto che su questo ci sia ancora tanto da fare".