
La psicologa e psicoterapeuta Alessandra Bondi
Firenze, 16 giugno 2023 – “Facciamo sempre più fatica a non fare niente. Non riusciamo più del tutto a prendere le distanze dal quotidiano vivere e a fare realmente una vacanza”. Non ha alcun dubbio la psicologa psicoterapeuta Alessandra Bondi.
Con lei analizziamo il tema della “frenesia in vacanza” che era emerso durante l’intervista alla blogger Elena Farinelli. Anche l’estate 2023 per i più sarà composta da tante mini-vacanze. Certo, a monte ci sono difficoltà economiche, ma forse incide anche una certa agitazione che, ormai, non ci abbandona più nemmeno in ferie.
“E’ verissimo - dice Bondi -. Il non far nulla è diventato quasi un’arte da imparare. Da qualche anno le vacanze sono di pochi giorni. Da una parte le persone sono costrette a far così per la necessità di risparmiare, dall’altra c’è la smania, tutta social, di mostrare più luoghi, di farci vedere belli e sorridenti sia al mare che in montagna. Insomma, dobbiamo sempre far vedere che stiamo facendo qualcosa che conta, che ha un valore”. Meglio provare a staccarsi un po’ dal cellulare? “Non sarebbe male - dice la psicologa -. Il riposo è benefico. È staccarsi dal lavoro, osservare e riflettere anche su quel che abbiamo fatto. Ormai viviamo così di corsa che non abbiamo manco più il tempo di godere di qualcosa che ci ha dato soddisfazione. Invece non possiamo esser sempre produttivi. In vacanza, riappropriamoci del ‘tempo lento’, dilatato. Dedichiamoci a fare ciò che ci piace, seguendo i nostri ritmi”.
“Purtroppo le lunghe vacanze di un tempo non esistono più - continua Bondi -. L’ideale sarebbe riuscire a staccare, ogni tanto, durante tutto l’anno. Non dovremmo neanche arrivare troppo stressati al momento delle ferie. Bisogna prendere le distanze in modo sano dagli impegni assillanti del quotidiano. Mi arrivano le mail di lavoro anche quando sono in ferie? Bisogna metter dei paletti in tal senso e, se proprio non se ne può fare a meno, limitarsi a leggerle, senza rispondere”.
Mal di testa, stanchezza fisica, dimenticarsi le cose, far confusione: ecco i campanelli d’allarme che denotano che siamo ormai “alla saturazione”. E che dunque dobbiamo fermarci.
E coi figli? “Bisogna fare esperienze positive di ascolto, di condivisione. Proviamo a stare insieme senza far nulla. Abbiamo dimenticato cosa significhi ‘farsi compagnia’. Facciamo una passeggiata, andiamo in bici, ammiriamo un tramonto, guardiamo un panorama. In vacanza dobbiamo staccare la spina”.