Un ufficio postale
Firenze, 5 febbraio 2015 - LA CHIAMANO «razionalizzazione», ma si può tradurre così: nuovi tagli ai servizi pubblici. Altra definizione – per descrivere un piano regionale che prevede la chiusura di 63 uffici e la riduzione di orario (settimanale o, in alcuni casi, per alcuni mesi dell’anno) di altri 37 sportelli – onestamente, non la si trova. Ed è la Toscana la regione più colpita dai tagli annunciati da Poste Italiane, sull’intero territorio nazionale, con un piano che è stato presentato ieri dalla direzione regionale ai sindacati arrivati all’incontro – sostengono – senza aver avuto in alcun modo la possibilità di partecipare prima a un confronto, né nazionale né locale. Si è trattato dunque di un pacchetto consegnato «chiavi in mano» con zero margini di trattativa. Grosseto (10 uffici da chiudere, altri 6 con aperture a ridurre), Lucca (rispettivamente 9 e 6), Pisa (11 e 4) e Firenze (8 e 6), sono i territori che avranno la peggio. Il tutto dovrebbe andare a regime a breve: già oggi l’azienda comunicherà le decisioni ai sindaci, mentre le chiusure diverranno realtà entro 60 giorni.
I PARAMETRI che hanno portato alla definizione del piano sono stati molteplici, ma almeno due sembrano aver giocato un ruolo predominante. Il primo è legato alla produttività degli uffici, ovvero il «fatturato» annuale (anche se ai sindacati non è stato spiegato quale sia la soglia minima per la sopravvivenza); il secondo, invece, è stato un riallineamento sugli standard degli istituti bancari, perché Poste Italiane deve aver trovato diseconomico avere almeno uno sportello nel 96 per cento dei circa ottomila comuni italiani (contro il 72 per cento delle banche) e essere presente nell’87 per cento dei comuni con meno di mille abitanti (dove le banche si fermano a quota 23 per cento). Insomma, in un servizio che conserva ancora un’evidente funzione sociale e pubblica, sono sempre le esigenze di bilancio a dettare le regole. Ancora più forti delle regole – che pure hanno avuto un ruolo – introdotte dal Decreto Scajola (che definiva la copertura minima degli uffici postali sui territori) e della delibera dell’Agcom dello scorso luglio (che tutelava le aree svantaggiate). Nessun passaggio del piano di riorganizzazione ha trovato il parere favorevole delle segreterie regionali dei sindacati, ma la riunione di ieri non prevedeva contraddittorio. Solo contraddizioni.
ECCO, PROVINCIA PER PROVINCIA, TUTTI GLI UFFICI POSTALI INTERESSATI DA RIDUZIONI DI ORARIO O CHIUSURE DEFINITIVE
PROVINCIA DI AREZZO Chiusure: Campogiall; Pieve a Presciano; Meleto; Mercatale Val d'Arno. Riduzione di orario: Badia Prataglia; Caprese Michelangelo; Mercatale di Cortona; Montemignaio; Verna.
PROVINCIA DI FIRENZE Chiusure: Firenze ufficio postale nr.36 ( in città); Pomino; Marcialla; Romola; San Donato in Poggio; San Martino alla Palma; Castelnuovo d'Elsa; Contea. Riduzione di orario: Fiano; Lutirano; San Godenzo; Vico d'Elsa; Piancaldoli; Lucolena.
PROVINCIA DI LIVORNO Riduzione di orario: Quercianella Sonnino; Nugola
PROVINCIA DI LUCCA Chiusure: Mologno; San Ginese; Lappato; Vorno; Castelvecchio Pascoli; Pieve di Compito; San Colombano; Valpromaro; Tereglio. Riduzione di orario: San Romano di Garfagnana; Sillano; Vagli Sotto; Filecchio; Matraia; Vinchiana.
PROVINCIA DI MASSA CARRARA Chiusure: Montedivalli; Vinca; Caprigliola; Filetto; Serricciolo; Canevara. Riduzione di orario: Comano; Zeri.
PROVINCIA DI PISA Chiusure: Ponteginori; San Giovanni alla Vena; Castelmaggiore; Uliveto Terme; Treaggiaia; Corazzano; Ghizzano di Peccioli; Legoli; Luciana; Marti; Soiana. Riduzione di orario: Montecatini Val di Cecina; Monteverdi Marittimo; Orciano Pisano; Capanne.
PROVINCIA DI PISTOIA Chiusure: Calamecca; Cireglio; Grazie; Montemagno di Quarrata; Pracchia; San Mommè; Villa Baggio; San Baronto; Tobbiana. Riduzione di orario: Momigno; Piteccio; Popiglio.
PROVINCIA DI SIENA Chiusure: Monti; Monticchiello; Pievescola; San Gusmé; Gracciano; Montisi; Serre di Rapolano. Riduzione di orario: Corsano; Sant'Angelo in Colle; Rigomagno.
PROVINCIA DI GROSSETO Chiusure: Pereta; Santa Caterina; Selva; Montorgiali; Ravi; Torniella; Borgo Carige; Buriano; Monticello Amiata; Talamone. Riduzione di orario: Montiano; Montieri; Roccalbegna; Vallerona; Valpiana; Punta Ala.