Specie aliene nei fiumi toscani: è allarme per una pianta infestante

"Il poligono del Giappone ha ormai conquistato 25 chilometri di sponde, rese più instabili dalla presenza della pianta", spiega il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno

Pronto un nuovo piano per la ripulitura di torrenti e borri

Pronto un nuovo piano per la ripulitura di torrenti e borri

Firenze, 9 gennaio 2023 - Specie aliene nei fiumi toscani. Il campanello d'allarme era già scattato qualche anno fa, quando fu individuato, per la prima volta in Italia, il "poligono del Giappone", nome comune della Reynoutria japonica, pianta infestante altamente invasiva. L'allarme è ora diventato un autentico pericolo, perché il poligono del Giappone ha fatto la sua comparsa nel fiume Arno a Subbiano e in Casentino, diffondendosi in altri alvei delle province di Arezzo e di Firenze. "Per ora si tratta di nuclei limitati - precisa Francesco Vincenzi, presidente dell'Associazione nazionale dei consorzi per la Gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue (Anbi) - ma a essere minacciato, in una stagione già idrologicamente difficile, sono l'equilibrio ecologico e la sicurezza idraulica di uno dei più importanti corsi d'acqua italiani".

Attualmente i rinvenimenti più significativi sono in affluenti di destra dell'Arno: il torrente Resco, il torrente Faella, il borro di Cerberesi, il borro di Riofi delle Cave, il borro di Sant'Antonio, il borro Montemarciano, il torrente Ciuffenna, il borro del Tasso.

"Nell'Alto Valdarno, la specie aliena ha ormai conquistato 25 chilometri di sponde, rese più instabili dalla presenza della pianta, che condiziona fortemente gli interventi di ordinaria manutenzione idraulica: aumentano infatti i tratti, su cui gli sfalci vengono sospesi e rimandati alla fine della stagione vegetativa della pianta, prolungata dalle temperature anomale, per provare a contenerne la propagazione" spiega Francesco Lisi, direttore generale del Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno.