Smart working, premiato il Comune di Firenze

Il riconoscimento arriva dal Politecnico di Milano nell'ambito dello 'Smart working Award 2022' per il sistema attivato per 1400 dipendenti

Smart working (foto Ansa)

Smart working (foto Ansa)

Firenze, 23 novembre 2022 - Il sistema di smart working del Comune di Firenze è stato premiato dal Politecnico di Milano nell'ambito dello 'Smart working Award 2022'. Su 30 casi nazionali selezionati, la commissione valutatrice ha individuato il progetto fiorentino come finalista per la categoria Pubbliche amministrazioni. 'Smart Working Award' premia le organizzazioni che hanno realizzato iniziative di riprogettazione dello spazio e delle modalità di lavoro in un'ottica di smart working, con l'obiettivo di identificare le migliori iniziative di smart working, anche alla luce del nuovo modo di lavorare post pandemia. ''Le caratteristiche del sistema di smart working implementato dal Comune di Firenze - ha detto l'assessora all'Innovazione tecnologica e smart city Cecilia Del Re -, hanno fatto sì che fosse selezionato dall'Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano per il contest. Alla base dello sviluppo e della diffusione delle tecnologie IT a supporto del lavoro agile c'è il forte impegno della direzione Sistemi informativi, in sinergia con la direzione Risorse umane: dall'avvio della sperimentazione del lavoro agile (iniziata nel 2019) ad oggi, passando dalla fase critica del lockdown del 2020, la direzione ha studiato, sperimentato e implementato soluzioni tecnologiche innovative per consentire ai dipendenti di lavorare in sicurezza da remoto e permettere la gestione totalmente dematerializzata e digitale dell'intero processo, dalla richiesta di smart working alla rendicontazione delle attività svolte; il tutto ricorrendo quasi esclusivamente a risorse interne e all'utilizzo di soluzioni open source, in modo da ridurre al minimo i costi sostenuti dall'Amministrazione. Siamo di fronte peraltro non solo ad una innovazione legata alle nuove tecnologie ma anche ad una innovazione di tipo sociale, che mira a conciliare i tempi vita lavoro e che ha risvolti importanti anche sul fronte ambientale per ridurre gli spostamenti con impatto sul traffico e razionalizzare l'uso e i costi dell'energia per le sedi di lavoro del Comune''. ''Un grande sforzo organizzativo con grande capacità organizzativa delle varie direzioni e una bella risposta da parte dei lavoratori hanno portato alla buona riuscita di questo importantissimo passaggio - ha detto l'assessora all'Organizzazione, personale e efficienza amministrativa Maria Federica Giuliani -. Con l'ultima call riaperta a ottobre scorso i dipendenti che hanno aderito allo smart working sono saliti a 1.620, 440 in più rispetto a maggio. Vogliamo che questo sistema si trasformi in una grande opportunità sia per le esigenze del datore di lavoro sia per quelle dei dipendenti: è essenziale trovare il miglior bilanciamento tra organizzazione lavorativa ed erogazione dei servizi. Il venerdì per tutti i lavoratori in agile rappresenta non solo una misura di razionalizzazione e contenimento dei consumi, ma anche una migliore organizzazione amministrativa per affrontare al meglio anche i tanti progetti del Pnrr. Nessun ente pubblico ha ben sperimentato la misura dopo l'emergenza in fase pandemica: si tratta quindi di razionalizzare al meglio quell'esperienza e di non ridurre l'efficienza dei servizi, una condizione indispensabile per la nuova modalità di lavoro''. Per contribuire poi in modo concreto al contenimento dei consumi energetici e per potenziare l'efficientamento organizzativo già in atto, da venerdì scorso il Comune di Firenze ha riorganizzato il lavoro dei propri uffici prevedendo la chiusura il venerdì di 14 immobili sedi di vari uffici comunali. L'attuazione di questa misura, che ovviamente non interessa le sedi in cui vengono erogati servizi al cittadino che non possono essere riorganizzate negli altri giorni, consente la disattivazione del servizio riscaldamento nelle sedi interessate e lo spegnimento dell'energia elettrica per interi settori o per immobili. I dipendenti delle sedi chiuse lavoreranno prevalentemente da casa in smart working (circa 1.400 dipendenti) e, in parte, nelle sedi di coworking allestite presso le sedi del Comune che resteranno sempre aperte per cittadini e utenti, in primis Quartieri e biblioteche comunali. Un intervento reso possibile grazie alla forte diffusione nel nostro ente sia della cultura organizzativa su cui si fonda lo smart working, sia delle tecnologie IT che supportano questa modalità di lavoro, come dotazioni informatiche adeguate e possibilità di accedere da remoto alle risorse dell'ente.  

Maurizio Costanzo