"Io, respinto dalla struttura turistica in Toscana perché abito a Codogno"

L'accusa del primo cittadino di Fombio, in provincia di Lodi. Il primo cittadino abita nella città-simbolo del primo focolaio da coronavirus

La stazione di Codogno

La stazione di Codogno

Firenze, 7 luglio 2020 - "Mi hanno respinto da una struttura turistica toscana soltanto perché abito a Codogno". L'accusa, raccolta dall'Ansa, è quella del sindaco di un paese della provincia di Lodi, Fombio: il primo cittadino è Davide Passerini. Sarebbe stato respinto da una struttura ricettiva tra Livorno e Pisa.

"Giorni fa - dice - avevo programmato un fine settimana con amici, nella struttura che mi era stata consigliata da persone che vivono in zona. Alla mia richiesta di prenotazione, mi è stato risposto di no con queste motivazioni. Ma chi è residente a Codogno, oggi, non è portatore della lettera scarlatta. Assistiamo, anzi, al nascere di altri piccoli focolai un pò in tutta Italia ma attualmente la nostra zona è da considerarsi una zona felice, da questo punto di vista. Ritengo, quindi, assolutamente immotivato quello che ho vissuto».

Una motivazione alla quale il primo cittadino stenta ancora a credere: "Incredibile che accada a duecento chilometri da casa quando il problema è in tutto il mondo. E' qualcosa di gratuito e offensivo. Si tratta fortunatamente di episodi isolati, non riconducibili a un'area territoriale. Ciò non toglie che il caso faccia dispiacere. Un'altra struttura toscana ha poi accolto il primo cittadino senza problema.