Tratta delle prostitute, raffica di arresti

Dodici ordinanze di custodia cautelare, sette sono state eseguite

Una volante della Polizia in una foto d'archivio

Una volante della Polizia in una foto d'archivio

Firenze, 5 giugno 2020 - Sono state eseguite sette misure cautelari delle dodici emesse dal Gip del Tribunale di Firenze, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia all’esito delle indagini condotte dalla Polizia di Stato, con l’Operazione Agadez.

Gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Siena, in collaborazione con le Questure di Foggia, Torino, Cuneo, Chieti e Pistoia, hanno arrestato sei donne di nazionalità nigeriana e un uomo italiano di età compresa tra i 25 e i 54 anni, per associazione per delinquere, tratta degli esseri umani, riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione.

Le misure, cinque custodie cautelari in carcere, un provvedimento di arresti domiciliari e un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, sono state eseguite in provincia di Firenze, tra Empoli e Castelfiorentino, in provincia di Torino, nel Cuneese e a Chieti.

Le indagini, scattate nel 2016 e coordinate dal pm Eligio Paolini, hanno permesso di scoprire un giro di prostituzione gestito da un gruppo criminale formato da cittadini nigeriani e ghanesi, che traeva profitto dallo sfruttamento di giovani connazionali spesso minorenni. Le ragazze venivano fatte entrare clandestinamente in Italia dopo essere state costrette ad attraversare il deserto sub sahariano e aver trascorso un lungo periodo nelle cosiddette 'connection houses', in attesa di essere imbarcate in Libia. Per le spese di viaggio gli sfruttatori investivano sulle giovani diverse migliaia di euro. Le vittime della tratta sarebbero state anche sottoposte a riti vodoo in Nigeria, e una volte giunte in Italia costrette a restituire il denaro prostituendosi. In alcuni casi le 'madamè investivano il ricavato dello sfruttamento in operazioni immobiliari in Nigeria o per finanziare l'arrivo di altre ragazze. Le indagini, spiega la polizia, proseguono per individuare altre 5 indagati al momento irreperibili, destinatari di misure cautelari. L'inchiesta è partita da Siena dopo controlli in seguito a una lite tra due prostitute nella città toscana, una delle quali minorenne