Settimana di fuoco per il caso Rossi. Audizioni dell’Arma e superperizie

La morte del manager di Mps. Commissione d’inchiesta il 21 dicembre a Siena. Sentiti 4 carabinieri dopo le rivelazioni del colonnello Aglieco

David Rossi

David Rossi

Siena, 20 dicembre 2021 -  Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di David Rossi, sarà una settimana bollente. In primis sul fronte delle audizioni perché verranno sentiti i quattro nomi dell’Arma emersi anche a seguito delle rivelazioni del colonnello Pasquale Aglieco, che nel 2013 guidava i carabinieri di Siena.

Secondariamente su quello degli accertamenti tecnici delegati agli esperti del Ris in collaborazione con due ingegneri dell’Università La Sapienza di Roma relativamente alla ricostruzione della caduta di Rossi da una finestra di Rocca Salimbeni il 6 marzo di otto anni fa. C’è tuttavia anche un terzo fronte caldo: riguarda l’inchiesta che la procura di Genova potrebbe aprire per le ipotesi di falso, favoreggiamento e omissioni di atti di ufficio in merito al sopralluogo effettuato dai pm quel 6 marzo 2013 a cui Aglieco ha detto di aver assistito.

Riferendo particolari che tratteggerebbero, ad avviso dei commissari, un presunto inquinamento probatorio. Stamani saranno trasmessi al Consiglio superiore della magistratura, al procuratore generale presso la Cassazione e alla procura presso il tribunale di Genova le copie dei resoconti stenografici, anche nella parte segreta, dell’audizione del colonnello Aglieco del 9 dicembre scorso che ha fatto riesplodere il caso, di quella del luogotenente dell’Arma Roberto Nesticò, degli uomini della Volante che intervenne per prima sul posto, l’assistente capo coordinatore della polizia Federico Gigli e il vice ispettore Livio Marini. Sarà trasmesso anche il resoconto dell’audizione dell’assistente capo coordinatore della polizia scientifica Federica Romano, più due nuovi video e le 121 foto scattate complessivamente da quest’ultima durante il sopralluogo nell’ufficio di Rossi, metà delle quali non erano agli atti.  

Poi c’è la maxi-perizia per ricostruire la caduta dalla finestra di Rossi. Domani sarà una giornata intensa perché la commissione parlamentare sarà alle 11 a Rocca Salimbeni insieme agli uomini del Ris per iniziare gli accertamenti tecnici. Come detto dal presidente Pierantonio Zanettin, "parte saranno alla luce del giorno e altri dopo il calar del sole" per effettuare le simulazioni in condizioni il più possibile simili a quelle del 6 marzo 2013. Con l’aiuto di un software sofisticato sarà ricostruito il volo del manager della comunicazione sia dal terzo piano, dove si trovava il suo ufficio, sia da quello superiore. Probabile che sia utilizzata invece una persona in carne ed ossa, con le stesse caratteristiche fisiche di Rossi a partire da peso e altezza, per montare sul condizionatore nella sua stanza effettuando poi la prova di risalita sul muro, come ipotizzato dalla seconda inchiesta della procura di Siena.  

E ancora: test di trazione della sbarra di protezione della finestra, dei fili anti-piccione. E’ stato persino acquistato un orologio identico a quello di Rossi per verificare le modalità di caduta rispetto al muro. Dopo le 17, invece, si cambia registro. E’ previsto un test con pioggia artificiale per riscontrare gli effetti dell’acqua sulla telecamera di videosorveglianza del vicolo di Monte Pio. Un altro riguarderà invece il fenomeno della proiezione delle luci di automobili.  

Accertamenti complessi, che si concluderanno a tarda sera tanto è vero che il rientro della commissione a Roma è previsto dopo mezzanotte. I commissari illustreranno in una conferenza stampa in prefettura a metà giornata i dettagli della maxi-perizia, che non si concluderà però domani.