Seconde case in Toscana, Giani: "In arrivo nuova ordinanza"

Dopo che la prima è stata bocciata dal Tar della Toscana

Seconde case, posti di blocco lungo le strade della provincia

Seconde case, posti di blocco lungo le strade della provincia

«Ho fatto delle ordinanze» restrittive anti-Covid sulle seconde case, «ho avuto anche lo stop del Tar» ma «mi preparo a farne un'altra perché questo meccanismo, in una regione attrattiva anche da un punto di vista turistico come la nostra, indubbiamente porta persone». Lo ha detto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, intervenendo a 'Mattino 5' su Canale 5. La vecchia ordinanza che impediva l'accesso alle seconde case per chi veniva da fuori regione e non aveva in Toscana il medico di famiglia, ha spiegato Giani, è stata bocciata «per alcune motivazioni che il Tar ha posto, facilmente superabili, che noi reintrodurremmo».

Secondo il governatore toscano «non è un fatto di campanilismo, ma è un modo per restringere le propensioni a uscire, ad andare fuori casa, a creare delle condizioni di maggiore contagio». Su questo aspetto «insistiamo - ha aggiunto Giani - perché a ottobre uno degli elementi che portò nell'arco di pochi giorni a una situazione molto pesante dal rosso della nostra costa, soprattutto della Versilia, fu proprio l'arrivo di tante persone da tutte le parti d'Italia, e indubbiamente poi tutto questo ha appesantito gli ospedali». Anche oggi, ha sottolineato, «abbiamo la provincia di Lucca che è sui 250 casi per 100mila abitanti, con la Garfagnana, ovvero le aree più interne, che non arrivano a 200, mentre arriviamo a livelli di 400 a Viareggio e di 350 a Camaiore».